Cattive abitudini

Vuoi essere felice? allora evita queste abitudini

PensieriQuando smetti di fare le cose sbagliate, automaticamente crei più spazio per le cose che ti rendono felice. Quindi, a partire da oggi…

1. Smetti di dare la colpa agli altri.

Smetti di incolpare gli altri per quello che ti capita nella tua vita. Quando dai la colpa agli altri per ciò che ti accade, stai rifiutando di assumerti la responsabilità della tua vita e stai evitando di affrontare i tuoi problemi.

Riprenditi il potere di decidere le sorti della tua esistenza e trova negli altri un alleato, non un nemico. Dare la colpa al prossimo è soltanto una scusa e le scuse sono il primo passo verso il fallimento. L’unico responsabile della tua vita e delle tue scelte sei tu.

2. Smetti di cercare di evitare i cambiamenti.

Se nulla cambiasse non esisterebbe neppure l’alba del mattino seguente. Molti di noi sono a proprio agio dove si trovano, anche se l’intero universo che ci circonda è in continua evoluzione. Imparare ad accettare questo è vitale per la nostra felicità e il nostro benessere. Perché solo quando si cambia si cresce, e solo attraverso il cambiamento cominciamo a vedere un mondo che non sapevamo potesse esistere.

Bevande energetiche mischiate all'alcol favoriscono la voglia di bere

Alcolici I cocktail, che combinano bevande energetiche con l'alcol, aumentano il desiderio delle persone a continuare a bere di più.

Queste, le conclusioni di uno studio dell'Australian National University pubblicato sulla rivista Alcoholism: Clinical & Experimental Research.

“Diversi studi trasversali mostrano che i giovani adulti che mescolano l'alcol con bevande energetiche hanno livelli più elevati di consumo di alcol rispetto ai coetanei che non fanno questo mix”, ha spiegato Rebecca McKetin, ricercatrice del Centre for Research on Ageing, Health and Well-being dell'ateneo australiano che ha coordinato lo studio.

I ricercatori hanno coinvolto nello studio 75 persone, 46 ragazze e 29 ragazzi di età compresa tra i 18 e i 30 anni.

“Abbiamo scoperto - ha riferito McKetin - che quando le persone bevono alcol insieme a bevande enegetiche hanno un forte desiderio di continuare a bere rispetto a fino a ubriacarsi”. “Una maggiore voglia di bere ha implicazioni importanti”, ha commentato Peter G. Miller, docente di psicologia presso la Deakin University, Geelong Waterfront Campus in Australia. “Quando le persone si ubriacano, mostrano meno inibizioni - ha continuato - e sono più propense a bere di più. Naturalmente, questo aumenta le probabilità di farsi male, di essere vittima o carnefice di un'aggressione o anche di guidare in stato di ebrezza”.

Le cure che i medici non accetterebbero mai per se stessi

Medico criticoEcco il parere di alcuni medici esperti e ricercatori quali cure loro eviterebbero, e molto spesso si tratta di andare contro il modo di vedere più consolidato.

Uno Psichiatra che non assumerebbe mai antidepressivi

La Dott.ssa Joanna Moncrieff è senior lecturer in psichiatria presso il London University College ed autrice di «The Myth Of The Chemical Cure » [Il mito delle cure chimiche]. «Esercito nel campo della psichiatria da oltre 20 anni, e per la mia esperienza gli antidepressivi non fanno nulla di buono.

Non li assumerei in nessuna circostanza, nemmeno se fossi a rischio di suicidio. Tutti gli studi mostrano che – nel migliore dei casi – gli antidepressivi ti fanno sentire un po’ meglio di quanto non farebbe un placebo, il che non significa che curino la depressione. Dopo anni di scannerizzazione del cervello, non abbiamo una sola prova che la depressione sia collegata ad un qualche squilibrio chimico cerebrale, dunque è discutibile l’idea in sé di trattarla con sostanze chimiche.

Ritengo la depressione una reazione estrema alle circostanze, ed il modo migliore per uscirne è di eliminare le cause, il che a volte vuol dire psicoterapia, a volte modificare la situazione trovando un nuovo lavoro o risolvere i problemi relazionali. Naturalmente esistono alcune persone che sono depresse senza un apparente motivo, ma ugualmente non abbiamo ancora alcuna prova né che soffrano di un disturbo cerebrale né che gli antidepressivi siano loro di aiuto. La cosa migliore rimane cercare e trovare delle novità che spezzino i circoli viziosi nel pensiero e nel comportamento. Gli antidepressivi sono delle sostanze psicoattive, che alterano la mente come fanno l’alcool o la cannabis ed io ho sempre pensato che se fossi stata depressa avrei voluto conservare tutta la mia lucidità e le mie facoltà per venir fuori dal pantano e non il ritrovarmi immersa in una nebbia farmacologica della quale non avrei nemmeno capito gli effetti».

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