Comunicazione

Parte la nuova struttura editoriale di ECplanet

Il web si è evoluto. Le tecnologie e gli stili grafici sono in continuo e costante sviluppo.

I siti Internet e i profili social interagiscono tra di loro. La comunicazione tramite la pagina web, la presenza e la frequenza di pubblicazioni sui profili social rappresentano la chiave della nuova era digitale.

Tenendo conto che in questo contesto un rinnovamento è fondamentale, la redazione ha voluto effettuare un restyling del quotidiano. In sostanza abbiamo riallineato ECplanet alle nuove esigenze del mondo multimediale.

Non è stata un'impresa facile. Abbiamo dovuto rielaborare l'intero portale sulla nuova piattaforma informatica. Abbiamo quindi colto l’opportunità per ricontrollare e correggere, laddove era necessario, molti vecchi articoli. Ad esempio: molti link non indirizzavano o indirizzavano a pagine non idonee o superate.

Saper costruire una strategia coerente basata su solidi valori fondanti è un ingrediente dello styling di un quotidiano.

L’ammodernamento della grafica non è l’unica novità che propone ECplanet. Ci siamo anche concentrati su altri fattori come l’ottimizzazione tecnica e dell'usabilità. I canali social sono delle agorà, in cui la comunicazione è sempre più multidirezionale, perché producono delle dinamiche che coinvolgono la parte più grande della popolazione. È per questo motivo che il nuovo portale di ECplanet rimanda, non a caso, al mondo dei social. Un concept rinnovato con l'intento di sviluppare una comunicazione diversificata.

I bambini devono essere educati alla felicità e non alla perfezione

BimbiPrima o poi succede a tutte le madri: stavate passeggiando con vostro figlio o vostra figlia per il parco, oppure al centro commerciale e incontrate una vecchia amica, una vicina, magari con pargoli o nipotini, ed ecco, che come di consueto, scatta la fatidica gara a quale dei bimbi abbia le caratteristiche migliori.

Non deve sorprenderci che negli ultimi decenni molti genitori abbiano assunto un modello educativo basato sulla iper-genitorialità.

Si tratta di genitori che vogliono che i loro figli siano preparati al meglio per la vita, ma non nel senso più ampio del termine, bensì nel più limitato: vogliono cioè che i loro figli abbiano le conoscenze e le competenze necessarie per diventare un buon professionista, ottenere un buon lavoro e guadagnare abbastanza, nulla di più di questo.

Questi genitori hanno un solo obiettivo: vogliono che i loro figli siano perfetti.

Per raggiungere questo obiettivo non esitano a iscriverli a diverse attività extrascolastiche, spianando loro la strada oltre ogni limite e, naturalmente, spingendoli al successo ad ogni costo. E la cosa peggiore è che credono di farlo “per il loro bene”. Il problema principale di questo modello educativo, è che aggiunge inutile pressione sui bambini, finendo per togliere loro l’infanzia e creando degli adulti emotivamente disastrati.

I pericoli di spingere i bambini verso la perfezione

In futuro il nostro cervello potrà diventare come una chiavetta USB

In futuro il nostro cervello potrà diventare come una chiavetta USBChi non ha mai sognato di addormentarsi e svegliarsi carico di ogni tipo di conoscenza?

Chi non ha mai sognato di imparare senza dover sudare sui libri, ma con un semplice sistema di “implementazione di capacità”, se così si può dire?

Se fino a ieri questa era soltanto materia per film di fantascienza come Matrix, oggi grazie allo sviluppo e al progresso della ricerca e della tecnologia, potrebbe diventare realtà. I ricercatori degli HRL Laboratories, con sede in California, dicono di aver trovato un modo per amplificare l’apprendimento tramite alimentazione del cervello.

In altre parole, proprio come nel classico di fantascienza The Matrix, imparare potrebbe richiedere uno sforzo minimo come quello di addormentarsi.

Gli studiosi sostengono di aver sviluppato un simulatore che può alimentare le informazioni direttamente nel cervello di una persona e insegnare loro nuove competenze in un breve lasso di tempo.

Essi credono che potrebbe essere il primo passo nello sviluppo di software avanzati, imitando per l’appunto quello che per il momento è solo fantasia dei registi.

Guarda la simulazione degli scienziati

Come?

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