Bioinformatica

Dolore cronico: un chip che impedisce di sentire il dolore

Dolore cronicoMal di schiena, mal di testa, dolori lombari, dorsali, cervicali e alle articolazioni: quando la causa non è certa o non è curabile, la neurostimolazione e altre metodiche correlate possono essere la soluzione

Ne soffre una persona su 5, una su 11 quotidianamente. È il dolore cronico, un problema molto diffuso, anche se sottovalutato: solo il 2% di chi ne è afflitto si rivolge al medico per risolverlo. Pochi sanno infatti che esistono tecniche molto avanzate per migliorare la situazione e veri e propri centri specializzati che hanno come obiettivo la terapia e la cura del dolore.

"Si definisce dolore cronico benigno un dolore che dura da almeno sei mesi le cui cause spesso non sono ben note o, anche se lo sono, non sono curabili: non è pertanto più un sintomo, ma diventa una vera malattia - afferma Giovanni Frigerio, medico anestesista specialista del settore -. Colpisce persone di tutte le età, anche giovani, che devono convivere con questo problema per tutta la vita, anche se spesso il dolore è tale da essere invalidante e da interferire con le normali attività. Si stima che in Europa ogni anno si perdano 500 milioni di giorni lavorativi per questo motivo, con una perdita di ricchezza pari a circa 34 miliardi di euro".

La terapia convenzionale consiste di solito nella somministrazione di antidolorifici o oppiacei: il problema è che, sul lungo periodo, l'effetto tossico può superare quello terapeutico.

Sei obeso? Nessun problema, sta per arrivare un microchip che ti farà dimagrire

microchipUn microchip “hi tech” impiantato sotto la pelle in grado di sopprimere il vorace appetito e ridurre di conseguenza anche l’obesità.

È la nuova frontiera contro i chili di troppo messa a punto dai ricercatori dell’Imperial College di Londra grazie ai fondi dell’European Research Council.

I primi passi del congegno saranno sperimentati per ora su cavie, ma secondo gli scienziati, l’impianto elettronico «potrebbe fornire una alternativa più efficace alla perdita di peso per via bariatrica, ovvero con l’intervento chirurgico che riduce il grasso superfluo».

Gli scienziati sono fiduciosi «i “trial” sull’uomo – precisano – potrebbero iniziare entro tre anni».

Il microchip è collegato al nrvo vago che regola importanti funzioni, ad esempio: la regolazione dell’umore, del sonno e, appunto, dell’appetito.

Xron è la nuova frontiera tecnologica dei simulatori per l’addestramento in chirurgia robotica

XronNasce il simulatore per l’addestramento in chirurgia robotica. Si chiama Xron (si pronuncia Chi-ron), ed è il prototipo con cui il chirurgo potrà controllare i movimenti di un robot virtuale in una simulazione dell’anatomia umana.

Il simulatore, che prende nome dalla figura mitologica del centauro mentore del dio greco della medicina Esculapio, istruirà i chirurghi all’uso del robot impiegati nei diversi interventi chirurgici.

Grazie alla resa stereoscopica, equivalente al 3D dei moderni cinema, e ai dispositivi di cattura dei movimenti delle mani, il chirurgo potrà condurre un intervento simulato con la stessa percezione visiva e la stessa destrezza manuale che avrebbe se stesse utilizzando un robot reale. Xron nasce del laboratorio di robotica Altair dell’università di Verona nell’ambito del progetto europeo Safros dedicato alla sicurezza dei pazienti sottoposti ad interventi di chirurgia robotica.

Xron supera tutte le limitazioni dei prodotti già in commercio che permettono di apprendere l’uso del robot. Questi simulatori consentono azioni irrealistiche come la compenetrazione tra gli elementi della scena oppure oggetti che “s’incollano” agli strumenti chirurgici.

Nella maggior parte delle simulazione, infatti, sono modellati solo gli strumenti chirurgici e non la struttura del robot chirurgico che invece condiziona tutti i movimenti degli strumenti stessi e deve essere presa in considerazione in una simulazione realistica.

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