Allerte

In Europa 68 morti al giorno per batteri resistenti agli antibiotici

Antibiotici“Le infezioni causate da batteri resistenti agli antibiotici provocano almeno 25 mila decessi all’anno nell'Unione Europea”. La conferma arriva dall'ultimo rapporto curato dall'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) che ha elaborato i dati provenienti dai 27 Stati membri per l’anno 2015, in merito alla resistenza agli antibiotici dei batteri di Escherichia Coli e Salmonella sia negli umani che negli animali come suini e ovini.

La resistenza agli antibiotici negli animali

E per la prima volta, nell’ambito del monitoraggio annuale a dimensione UE su animali e alimenti, è stata osservata anche la resistenza agli antibiotici carbapenemici, seppur a livelli molto bassi, nei batteri di E.coli rinvenuti in suini e carne di maiale. Un campanello d’allarme da non sottovalutare, però, in quanto i carbapenemi sono di solito l'ultima risorsa terapeutica per i pazienti infettati da batteri resistenti a più di un antibiotico disponibile.

“La resistenza agli antimicrobici è una minaccia allarmante che mette in pericolo la salute umana e animale - ha ribadito Vytenis Andriukaitis, Commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare - per questo abbiamo messo in campo notevoli sforzi per arrestarne l'aumento, ma ciò non basta. Dobbiamo essere più veloci, più forti e agire su parecchi fronti”.

I cibi con un elevato tasso glicemico

CiboLa grande maggioranza dei glucidi abitualmente consumati dall'uomo sono glucidi complessi, composti essenzialmente da amido che appartengono alla categoria degli alimenti amilacei, che si suddividono in quattro famiglie:

Le diverse famiglie di amilacei

Cereali

Tuberi

Legumi

Frutta

Grano tenero
Grano duro
Riso

Mais
Avena
Orzo
Segale
Sorgo
Miglio

Patata
Patata dolce
Manioca
Igname
Taro
Tania

Fagioli
Piselli
Ceci
Lenticchie
Fave

Banane
Mango
Mele

Tutti questi amidi, per essere assorbiti e passare nella circolazione sanguigna, devono essere trasformati in glucosio.

Ludopatia: come riconoscerla e come tutelarsi legalmente

LudopatiaIl gioco d’azzardo e la ludopatia sono sempre più diffuse. Una malattia comportamentale in grado di mettere a repentaglio la coesione della famiglia e il patrimonio.

È un fenomeno sociale in netto aumento, anche perché inversamente proporzionale alla crisi economica, infatti più le famiglie diventano povere e più aumenta la percentuale di chi gioca d’azzardo.

La ludopatia però è anche una vera e propria malattia comportamentale (così definita nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali), che rende incapaci le persone, in tutto o in parte (il che nella sostanza si equivale), di resistere all’impulso di giocare d’azzardo o fare scommesse, nonostante l’individuo sia consapevole delle gravi conseguenze delle sue azioni.

Questo malattia genera dipendenza tanto da avere per molti tratti una stretta correlazione con la tossicodipendenza.

In linea generale le linee guida sull’argomento ritengono che quando ricorrono almeno 5 dei sintomi e segnali che sono sotto elencati si può ritenere che il soggetto sia affetto, seppur con intensità diverse, da ludopatia:

Pagine