Degrado sociale

In Grecia c'è lavoro per tutti. Basta lavorare gratis

AnnuncioIn Grecia un fenomeno nuovo: aziende cercano personale senza stipendio!

Nella Grecia della recessione e dei nuovi accordi di finanziamento col FMI la realtà del mercato del lavoro si è trasformata nel nostro peggiore incubo. I datori di lavoro non solo pagano i propri dipendenti con fino a sei mesi di ritardo. Un nuovo fenomeno si è presentato recentemente nel mercato del lavoro greco. Offerte di posti di lavoro su base volontaria.

In tempi di debiti, disoccupazione e disperazione, i cittadini europei sono costretti non solo a lavorare per un pezzo di pane in un paese onerato dai debiti con i prezzi al consumo che restano spudoratamente alti. Ora, i dipendenti sono anche invitati a lavorare senza stipendio, a lavorare per niente. Per nessuno stipendio affatto, su base volontaria. L'unico premio per il dipendente disperato è la brillante prospettiva di essere scelto come volontario dell'anno.

Pubblico alcuni esempi dei più recenti sviluppi nel mercato del lavoro greco, nella speranza che qualcuno si rivolga alla Corte europea dei diritti dell'uomo.

Lavorare per niente

Giulia Ligresti è a casa, da quel giorno fino a oggi sono morti 30 detenuti

Clicca per ingrandire"Sono intervenuta per una detenuta che rischiava di morire, non siamo tutti uguali davanti alla legge? Escludo che ci siano detenuti di serie A e di serie B. Rispondo sempre a chiunque mi telefoni per sollecitarmi un caso importante".

Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri, 2 novembre 2013

Un morto suicida ogni settimana, un morto per malattia (vaga e indefinita) ogni dieci giorni.

L'Unione Europea, dopo aver capito che l'Italia non soltanto non avrebbe mai risolto ma neppure risposto alle continue sollecitazioni per risolvere la cosiddetta “emergenza carceri” ha avviato regolare procedura di infrazione grave -con pene pecuniarie pesantissime e immediate- contro la Repubblica Italiana, nazione definita “totalmente negligente” nell'applicare i parametri base di rispetto umano di una società civile.

In Europa, l'Italia è considerata una nazione autoritaria che pratica la tortura.

Lo spreco alimentare globale è di 750 mld di dollari. Che vergogna!

Spreco alimentareLo spreco mondiale di prodotti alimentari (dal conto sono esclusi solo pesce e crostacei) costa all'anno in termini economici 750 miliardi di dollari, pari al Pil di Turchia e Svizzera.

Lo rivela il rapporto sulle conseguenze ambientali dello spreco di prodotti alimentari presentato ieri dalla Fao. Ma significativi sono anche i costi ambientali, pari ad emissioni di anidride carbonica per 3,3 miliardi di tonnellate di emissioni di anidride carbonica, il terzo contributo dopo quelli di Usa e Cina.

Il volume globale dello spreco di cibo è stimato in 1,6 miliardi di tonnellate di “prodotti primari” mentre lo spreco di cibo commestibile è pari ad 1,3 miliardi di tonnellate.

Lo spreco di prodotti agricoli, nel percorso dalla terra alla cucina, con un danno economico pari al Pil della Svizzera o della Turchia, ha un notevole impatto anche sull'ambiente e più specificatamente minando la qualità del suolo, le riserve d'acqua e la biodiversità. Di conseguenza ha effetti sui cambiamenti climatici.

In particolare l'agricoltura intensiva, che non consente periodi di riposo per i terreni, ne diminuisce la fertilità e induce all'uso di fertilizzanti chimici che provocano inquinamento e alla fine riduzione delle terre coltivabili.

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