Cambiamenti climatici

Clima, l'esperto conferma: si, prepariamoci a una nuova era glaciale

Paolo ErnaniL’articolo pubblicato di recente con le dichiarazioni del Colonnello Paolo Ernani, noto meteorologo italiano, ha destato molto scalpore.

Non si tratta, infatti, di quisquilie. Abbiamo intervistato lo stesso Ernani per capirne di più, e gli abbiamo chiesto quale sarà l’evoluzione termica della Terra nei decenni che verranno.

“Recenti nostri studi fanno pensare che qualcosa di rilevante si stia già manifestando“, ci ha risposto. “Per esempio nel calcolare sulla penisola italiana la temperatura media annua (1997-2012) e la sua relativa linea di tendenza abbiamo notato che quest’ultima tende a scendere. In parole più semplici la temperatura media sull’Italia ha smesso di salire dalla fine del secolo scorso e da allora, anno dopo anno e in maniera quasi impercettibile,sta scendendo. Insomma è in atto un’inversione di tendenza che sarà palpabile anche nello scorrere di questo anno 2013. In definitiva col passar del tempo (anni) farà sempre più freddo”.

Perché siete orientati nel sostenere questa ipotesi?

“La risposta la si può trovare nelle pieghe del mio libro “effetto serra e macchie solari” edito nel 2006 da Sovera e che qui esplicito brevemente. Sappiamo per certo che tra il periodo freddo (1645-1715) relativo al minimo di Maunder e quello caldo attuale sono trascorsi 300 anni e che questo periodo caldo ( fino al 1996 circa) è correlato con un forte aumento delle macchie solari. Tale situazione tuttavia si sta modificando abbastanza rapidamente.

Confermata la deviazione delle correnti a getto

Clicca per ingrandire
Ci sono alcuni buffi personaggi della disinformazione che, allorquando si presentano per affrontare il tema della geoingegneria clandestina, meglio conosciuta con l'espressione “scie chimiche”, nel negare un'evidenza ormai sotto gli occhi di tutti, affermano: “Non ci sono prove dell'esistenza del fenomeno e d'altronde noi abbiamo eseguito le analisi delle scie di condensa ed abbiamo visto che il prodotto della combustione del carburante aeronautico è semplicemente acqua”.

Questi individui, con arroganza mista a superficialità, vengono spacciati al pubblico come esperti. È il caso di ClassMeteo TV, il cui palinsesto ha visto ripetute partecipazioni dell'illustre (si fa per dire...) Simone Angioni, chimico presso l'Università di Pavia ed esponente del famigerato C.I.C.A.P. Sono contenitori volti ad ingannare, come ovvio. È per questo che è nata la televisione...

Romeo GentileCi si potrebbe attendere che talune affermazioni siano il frutto di sviste, ma non è così, giacché anche gli altri pervicaci negazionisti (uno fra tutti LefouReloaded, al secolo Romeo Gentile) sono usi ad asserire che l'analisi delle loro scie di condensazione (1) mostrano solo acqua (2), nient'altro che acqua! Ma com'è possibile? Sarà piuttosto il contrario, visto che un velivolo A-330 inquina quanto 800 autoveicoli Euro 3. Eppure costoro insistono imperterriti, tanto sanno che il loro pubblico (la maggioranza, ahinoi) è abbastanza stupido da credere a queste fandonie.

Gravi errori sui dati climatici inerenti alle emissioni di gas serra

Gas serraLe emissioni di gas serra negli anni 1990 potrebbero essere state sottostimate per miliardi di tonnellate, gettando nel dubbio alcuni dei calcoli matematici alla base del Protocollo di Kyoto, e offrendo così potenzialmente una buona notizia sul tasso di progressione del cambiamento climatico.

Una ricerca internazionale guidata da scienziati dell’ente australiano di ricerca Csiro ha misurato i cambiamenti reali nella quantità di CO2 che si accumulava nell’atmosfera, contro la quantità di gas che ciascuna nazione ha detto di aver emesso.

E il quadro d’insieme non combacia, “come in un puzzle in cui mancano dei pezzi”. “La spiegazione più semplice è che vi sia stata una sottostima di circa il 7% in quel periodo di base degli anni 1990”, scrive il responsabile della ricerca Roger Francey della Divisione meteo e clima del Csiro sulla rivista Nature Climate Change. “L’aumento di CO2 nell’atmosfera non riflette le emissioni riportate. Questo può essere perché la metodologia per calcolare le emissioni nazionali era molto meno sviluppata di oggi, ed era accurata solo per pochi paesi. Quindi ci siamo affidati a stime molto più di quanto credessimo”, aggiunge.

Se è confermato che le emissioni negli anni 1990 erano più alte, vuol dire che non sono aumentate così rapidamente per arrivare ai livelli attuali, osserva Francey.

Significherebbe che le emissioni sono aumentate negli ultimi tre decenni entro la fascia media delle previsioni del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC), anziché subire un’impennata a partire dal 2000.

Pagine