Alimentazione

L'obesità e il sovrappeso sono correlati a dodici tipi di cancro

L'obesità e il sovrappeso sono correlati a dodici tipi di cancroIl World Cancer Research Fund International(1), la cui missione è di promuovere la prevenzione primaria dei tumori attraverso la ricerca e la divulgazione, avverte che entro il 2035 il numero di nuovi casi di cancro aumenterà del 58% in tutto il mondo.

Secondo un rapporto(2) del Fondo mondiale per la ricerca sul cancro (WCRF), pubblicato di recente, l'obesità e il sovrappeso possono causare almeno dodici tipologie di cancro, cinque in più di quelli direttamente correlati all'eccesso di peso.

Lo studio sottolinea che il consumo abituale di cibi veloci e lavorati, bevande zuccherate, nonché la poca attività fisica, promuovono l'obesità e il sovrappeso, che a loro volta aumentano il rischio di contrarre il cancro.

Per ridurre questo pericolo, il World Cancer Research Fund International (WCRF) raccomanda di mantenere una dieta sana a base di cereali integrali, frutta, verdura, legumi e pesce, oltre a moderare il consumo di carne rossa e lavorata ed evitare l'alcol.

Inoltre avverte che, poiché lo stile di vita “occidentale” si diffonde in tutto il pianeta, entro il 2035 il numero di nuovi casi di cancro aumenterà del 58%, raggiungendo un numero di circa 24 milioni di nuovi casi in tutto il mondo.

Quasi un quarto della popolazione mondiale potrebbe essere obeso entro il 2045

Quasi un quarto della popolazione mondiale potrebbe essere obeso entro il 2045Se la tendenza attuale è confermata, quasi un quarto della popolazione mondiale sarà obeso entro il 2045, ha avvertito un gruppo di ricercatori che hanno presentato le loro conclusioni di recente al Congresso europeo sull'obesità a Vienna.

L'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) stima che circa il 13% degli adulti (l'11% degli uomini e il 15% delle donne) era obeso nel 2016. Secondo le proiezioni dei ricercatori danesi e britannici, questa percentuale aumenterà del 22% nel 2045, se nel frattempo non cambierà nulla.

“Il corso delle cose può essere invertito, ma ciò richiede politiche coordinate e volontaristiche”, ha detto uno degli autori del lavoro, il dottor Alan Moses,(1) che lavora presso la danese Novo Nordisk.(2)

Questa proiezione nasconde disparità in base al Paese. Ad esempio, se si mantiene la tendenza attuale, più della metà (il 55%) degli abitanti degli Stati Uniti sarà obeso nel 2045, contro il 39% nel 2017, secondo gli autori di questi studi, che non sono ancora stati pubblicati in nessuna rivista medica.

Essi sostengono che l'aumento dell'obesità sarà accompagnato da un aumento dei casi di diabete di tipo 2, che andrà a influenzare il 9% della popolazione mondiale nel 2017 con un susseguente incremento del 12% nel 2045, cioè una persona su otto.

L’asparago rosa di Mezzago

AsparagiSu tutti i banchi di ortaggi in questo momento dell’anno si trovano gli asparagi. L’Italia ne è uno dei maggiori produttori in Europa, perciò, in genere, colui che consuma asparagi in questo periodo, è una persona attenta all’utilizzo di prodotti magari a filiera corta, che sono di stagione, ed è quindi consapevole delle maggiori qualità nutrienti e benefiche che gli alimenti con queste caratteristiche hanno.

Gli asparagi sono piante erbacee perenni appartenenti alla famiglia delle Liliaceae. La pianta presenta un rizoma, fusto modificato che cresce sotto terra e produce germogli, detti turioni. Questi vanno raccolti appena spuntano dalla terra, in questo modo saranno teneri e ricchi di nutrienti. Per testarne la freschezza all’acquisto, gli asparagi non si devono piegare, ma si devono spezzare, devono avere la testa integra e non devono presentarsi legnosi.

Furono coltivati e usati dagli Egizi e in Asia Minore 2000 anni fa. In epoca romana, già dal 200 a.c. gli asparagi erano conosciuti e apprezzati tanto da averne manuali per la coltivazione; se ne trova anche traccia in scritti di Catone e Plinio.

Attualmente la Cina ed il Perù sono i due maggiori produttori ed esportatori di asparagi al mondo.

Dobbiamo distinguere due tipi di asparagi: quello coltivato, Aspatagus officinalis, e l’asparago selvatico, Asparagus acutifolius, quest’ultimo, conosciuto anche come asparagina, in genere è lungo e più sottile rispetto alle qualità coltivate ed è ideale per risotti e frittate.

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