Alimentazione

Gli effetti di un fegato intossicato o che lavora lentamente

FegatoNon seguire una dieta equilibrata si ripercuoterà sul funzionamento del nostro fegato, che non produrrà bile e causerà una cattiva digestione e un cattivo assorbimento dei principi nutritivi

Vi è mai capitato di svegliarvi con occhiaie, alito cattivo e pancia gonfia? Tutti noi abbiamo giornate migliori e giornate peggiori ma, a volte, questi sintomi sono accompagnati da stanchezza e da poca voglia di mangiare.

È chiaro che qualsiasi disturbo è il sintomo di una problematica di fondo che non deve per forza di cose essere grave. Tuttavia, è sempre meglio evitare di ricorrere all’autodiagnosi e all’automedicazione.

In primo luogo, dobbiamo sforzarci di prenderci maggiormente cura di noi stessi, di migliorare il nostro stile di vita e la nostra alimentazione. Se notiamo che questi disturbi continuano a perseguitarci, allora dobbiamo immediatamente consultare un medico.

È abbastanza comune, infatti, che questi problemi abituali derivino da un fegato intossicato.

Scopriamone di più leggendo questo articolo.

Gli effetti di un fegato che lavora lentamente

Additivi alimentari: gli antiagglomeranti sono tossici

Additivi alimentariGli antiagglomeranti sono additivi alimentari pericolosi.

Essi impediscono la formazione di grumi nei cibi in quanto riducono la tendenza delle particelle degli alimenti di aderire tra loro. Alcuni scienziati hanno scoperto, però, che l’aggiunta di questi additivi alla vitamina C in polvere, aumenta la velocità con cui questa vitamina si degrada.

Nella loro ricerca, diversi antiagglomeranti sono stati miscelati con la polvere di ascorbato di sodio, una forma popolare di vitamina C.

Al termine dello studio, hanno visto che gli antiagglomeranti, che hanno lo scopo di evitare che la vitamina C si degradi, in realtà aumentavano la velocità di rottura di questa vitamina.

Questi additivi sono sostanze chimiche di piccole dimensioni che assorbono l’umidità ed evitano che i composti si uniscano.

Questi agenti sono spesso aggiunti al sale da tavola e ad altri comuni prodotti alimentari in polvere. Gli antiagglomeranti sono spesso composti di fosfato, carbonato, silicato o di ossido. Molti di questi composti contengono alluminio. Quest’ultimo è ben noto per la sua tossicità in quanto, se assimilato in grosse quantità, può causare danni ai reni, ai muscoli, all’apparato digerente ed alle ossa.

La medicina cinese può aiutare la memoria

Vuoti di memoriaQuando le dimenticanze si susseguono, milza e reni possono avere un ruolo chiave. Ecco cosa fare

Non ricordi i numeri di telefono, dimentichi le chiavi di casa? Insomma, negli ultimi tempi la memoria perde “piccoli colpi. Ma a te, che sei sempre stata superefficiente, anche queste minime distrazioni mettono ansia.

Da che cosa possono dipendere? «Prima di pensare a un disturbo neurovegetativo si può indagare il problema con un esperto di medicina cinese», suggerisce Claudio Corbellini, neurologo e medico agopuntore a Milano e Pavia.

Il ruolo della milza

«Spesso queste dimenticanze sono il risultato di uno squilibrio energetico della milza», spiega l’esperto. «Quest’organo si “scarica” quando si rimugina troppo sugli stessi problemi e ci si preoccupa per mille cose. È come se lo stress mentale consumasse la capacità di pensare provocando, di conseguenza, vuoti di memoria e deficit di concentrazione ».

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