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Per la metà degli adolescenti il web è pericoloso

Web pericolosoUn terzo degli adolescenti dedica al web più di due ore al giorno, e più del 20% è costituito da bambini nella fascia dagli 8 agli 11 anni. Eppure, per la metà degli adolescenti il web è un luogo minaccioso.

I risultati della ricerca effettuata da Sos Telefono Azzurro insieme a Doxa kids su oltre 1000 giovanissimi, presentati di recente a Milano, ha riportato che 6 ragazzi su 10 dicono di aver avuto esperienze negative durante la loro permanenza sul web.

Tra i rischi, al primo posto quelli legati alla sfera sessuale: il 44% dei giovanissimi tra i 12 e i 14 anni teme di incontrare malintenzionati.

Al secondo posto la paura della violenza: il 38% degli adolescenti tra i 15 e i 18 anni teme il cyberbullismo, mentre il 32% dei giovani dai 12 ai 14 anni non vorrebbe leggere frasi volgari o violente.

Al terzo posto emergono rischi legati alla condivisione di contenuti personali: il 23% degli adolescenti teme l'utilizzo dei propri dati senza consenso.

“Oggi il nostro impegno, unitamente a istituzioni, governi, aziende e società civile, dovrà essere non un impedimento alla vita “social” ma al contrario”, ha detto Ernesto Caffo, presidente di SOS Telefono Azzurro “un'adeguata e precisa programmazione di azioni intente a rafforzare la sicurezza in rete, perché tutto possa essere usato e usufruito correttamente”.

I benefici dello Shiatsu

ShiatsuLo shiatsu in Italia va sempre più di moda. Sono infatti oltre 600mila gli italiani che non possono più fare a meno di questo trattamento di digito-pressione proveniente dal Giappone. Lo shiatsu è infatti un trattamento manuale, come spiega la parola stessa shi- dito e atsu -pressione, che si effettua di solito, mediante la pressione esercitata dal pollice, il dito che possiede il maggior numero di recettori sensoriali sulla mano.

Questo speciale trattamento si riceve da sdraiati a terra, da vestiti, durante sedute che durano generalmente un’ora anche se come tiene a precisare Valter Vico, operatore e insegnate di Shiatsu, responsabile del Registro Operatori Shiatsu della FISieo “Il trattamento si svolge tradizionalmente a terra, ma se il ricevente è più comodo si può effettuare anche sul lettino o da seduto, perfino sulla sedia a rotelle. Ciò è particolarmente importante per mettere a loro agio le persone anziane o con problemi di mobilità".

SCOPO DELLO SHIATSU

L’operatore non impiega forza per eseguire il trattamento dato che sfrutta il peso del suo corpo in maniera perpendicolare alla zona da trattare. Insieme alle pressioni si utilizzano frequentemente anche gli stiramenti di alcune parti del corpo. La finalità ultima dello shiatsu è riequilibrare l’energia che scorre dentro di noi favorendo il rilassamento, ossia il rilascio delle tensioni che potrebbero avere ripercussioni negative non solo sul corpo ma anche sulla psiche.

È attendibile il rapporto Oxfam sui ricconi nel mondo?

PovertàOgni anno la notizia che pochi miliardari abbiano la stessa ricchezza di 3,75 miliardi di individui finisce sulle prime pagine dei giornali. Un esercizio per capire quanto distorte siano le affermazioni della ong britannica

Si dice che i numeri sono un po’ come gli uomini, se li torturi abbastanza a lungo, alla fine, confessano ogni cosa. Se poi siamo di fronte a dati di per sé un po’ bugiardi, con il minimo sforzo si può tirare fuori, come fa Oxfam, un rapporto che dice: “Otto persone possiedono da sole la stessa ricchezza della metà più povera dell’umanità. È la natura stessa delle nostre economie ad averci portato a questa situazione estrema, insostenibile e ingiusta. La nostra economia deve smettere di remunerare eccessivamente i più ricchi”.

Ogni anno la notizia che pochi miliardari abbiano la stessa ricchezza di 3,75 miliardi di individui finisce sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo. E ogni anno bisogna spiegare – lo ha fatto ieri sul Foglio Carlo Stagnaro – che questo studio sulla disuguaglianza ha grossi limiti: i dati usati da Oxfam misurano la “ricchezza netta”, ovvero attivi meno debiti. Ciò vuol dire che tra i più poveri del mondo ci sono tutti quelli che hanno più debiti, ma avere debiti non significa di per sé essere poveri. Altrimenti bisognerebbe considerare un contadino o un bambino africano che non hanno di che mangiare più ricchi di uno studente di Harvard o finanziere indebitati.

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