Scienza

Discussi pesticidi trovati in campioni di miele proveniente da sei continenti

Api, mieleI neonicotinoidi sono al centro di un lungo dibattito sul fatto che possano fare male alle api.

Le api da miele di ogni continente eccetto l’Antartide subiscono l’esposizione ai pesticidi neonicotinoidi – sostanze chimiche che, secondo quanto affermato da alcuni studi, nuocciono alla salute delle api. I ricercatori che hanno testato il miele proveniente da circa 200 posti da tutto il mondo hanno riscontrato la presenza dei pesticidi nel 75% dei campioni, secondo l’inchiesta pubblicata il 6 ottobre su Science.

Lo studio è il primo tentativo di quantificare la presenza di neonicotinoidi nel miele su scala globale, utilizzando metodi standardizzati. Quasi la metà dei campioni testati conteneva livelli di neonicotinoidi alti almeno quanto quelli ritenuti causa di compromissione delle funzioni cerebrali delle api e di rallentamento dello sviluppo delle colonie. Lo studio ha inoltre svelato che il 45% dei campioni conteneva due o più tipi di neonicotinoidi.

“In un certo senso, non è una sorpresa trovare neonicotinoidi nel miele, chiunque ci avrebbe potuto pensare,” dice l’autore principale dello studio Edward Mitchell, biologo all’università di Neuchâtel in Svizzera. “Quel che è nuovo in questa ricerca è l’utilizzo dello stesso protocollo. Ora abbiamo una mappa globale della situazione.”

Un microscopio a fluorescenza per controllare il cuore

Microscopio a fluorescenzaGuardare, osservare per intervenire sulle patologie cardiache. È quanto promette un innovativo microscopio sviluppato grazie a una collaborazione tra il Laboratorio europeo di spettroscopia non lineare (Lens) e l'Istituto di ottica (Ino) del Cnr di Sesto Fiorentino.

Per la prima volta il dispositivo impiegherà la luce non solo per monitorare la propagazione elettrica del cuore, ma anche per modificare l'attività stessa dell'organo, ristabilendo il normale ritmo. La nuova tecnologia è illustrata sulla rivista 'Scientific Reports' e in un prossimo futuro aprirà la strada alla realizzazione di nuovi defibrillatori meno invasivi e più efficaci.

“Dopo due anni di lavoro, abbiamo messo a punto un microscopio a fluorescenza basato su sensori ultra-veloci e capace di acquisire filmati a 128x128 pixel con una risoluzione temporale di 2.000 fotogrammi al secondo che abbiamo testato sui topi, constatando che è in grado di seguire la propagazione degli impulsi elettrici del cuore operando ad altissima sensibilità e velocità”, spiega Leonardo Sacconi, ricercatore Ino-Cnr e tra gli autori dello studio.

In sostanza, il dispositivo fornirà molte più informazioni rispetto all'elettrocardiogramma. “L'Ecg fornisce solo i dati temporali del segnale elettrico.

Le scimmie hanno comportamenti tecnologici

Cebi barbutiI cebi barbuti di Fazenda Boa Vista, in Brasile, tramandano di generazione in generazione comportamenti tecnologici come l’uso di strumenti per rompere noci di palma: allo studio che ha ottenuto la copertina di Pnas partecipa Elisabetta Visalberghi dell’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Cnr

Le tradizioni culturali umane si mantengono attraverso meccanismi quali l’imitazione e l’insegnamento.

Ma cosa accade in altre specie?

I risultati di uno studio su una popolazione di cebi barbuti ‘Sapajus libidinosus’, condotto da un gruppo di ricercatori - fra cui Elisabetta Visalberghi dell’Istituto di scienze e tecnologie della cognizione del Consiglio nazionale delle ricerche di Roma (Istc-Cnr) - a Fazenda Boa Vista, nel Nord-Est del Brasile, mostrano che l’uso di strumenti per queste scimmie è una ‘tradizione’ che gli individui imparano da giovani e che passa di generazione in generazione.

L’articolo ‘Synchronized practice helps bearded capuchin monkeys learn to extend attention while learning a tradition’ è stato appena pubblicato sul numero dei Proceeding of the National Academy of Science (Pnas) guadagnandosi anche l’onore della copertina.

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