Ricerche

Tendenzialmente preferiamo la menzogna alla Verità

MenzogneIl MessYAH Yahushua rappresenta la Via, la Verità e la Vita. Ogni cosa è stata creata e pensata per mezzo di Lui, ogni aspetto della nostra vita può essere ricondotto alla sua Opera.

Oggigiorno la società “civile” ama creare miti e mistificazioni di ogni genere, al fine di piegare la Verità alla propria giustificazione. Nel corso del tempo la figura messianica si è indebolita, è diventata un’icona fragile piuttosto che la Via per la Salvezza; abbiamo costruito un Cristo a nostra immagine e somiglianza, per tutte le stagioni, per ogni nostra esigenza più intima. Il peccato (fallimento dell’obiettivo) è diventato qualcosa di normale, la pietra fondante della società moderna. Non a caso oggi il mondo giace sotto l’influenza del male e di ogni sua forma.

Noi sappiamo che siamo da Eloah, e che tutto il mondo giace sotto il potere del maligno. (1Giovanni 5:19)

Se ci soffermiamo a comunicare con le persone si nota subito un distacco, uno scollamento fra la realtà dei fatti e un mondo parallelo virtuale, adatto a nascondere ogni subdola giustificazione. Tutto viene mistificato, nonostante le prove, nonostante le evidenze, l’uomo moderno preferisce la menzogna alla Verità.

Scoperta in Antartide una foresta che risale a 260 mln di anni fa

AntartideUn team di geologi ha scoperto i resti di una foresta antica 260 milioni di anni fa nel cuore dell’Antartide. Questo continente infatti non è sempre stato un deserto di ghiaccio: 260 milioni di anni fa, era ricoperto da lussureggianti e rigogliose foreste, una delle quali è stata appunto rinvenuta dagli scienziati.

I paleoecologi dell'università del Wisconsin-Milwaukee hanno trascorso la scorsa estate scalando le montagne transantartiche dell’Antartide, alla ricerca di fossili del passato verde e boscoso del continente.

“Conoccevamo già i fossili rinvenuti in Antartide dalla spedizione di Robert Falcon Scott del 1910-12", spiega Erik Gulbranson, capo squadra del team ricerca paleoecologico. “Ma, la maggior parte dell'Antartide è ancora inesplorata, si ha spesso l’impressione di essere la prima persona a scalare una certa montagna.”
I ricercatori hanno scoperto che gli alberi erano proliferati in Antartide alla fine del periodo Permiano, quando il continente era più caldo e umido di oggi.

All'epoca l'Antartide faceva parte del Gondwana, un supercontinente che attraversava l'emisfero australe e comprendeva l'Australia, il Sud America, l'Africa e l'India.

Impianti cerebrali per i disturbi dell’umore testati su persone

Impianti cerebraliRicerche finanziate dall’esercito degli Stati Uniti stanno sviluppando applicazioni per registrare l’attività neuronale e stimolare automaticamente il cervello per curare le malattie mentali.

Impianti cerebrali che rilasciano impulsi elettrici sintonizzati con i sentimenti e i comportamenti della persona si stanno testando sulle persone per la prima volta. Due squadre di ricerca finanziate dal ramo di ricerca dell’esercito degli Stati Uniti, la DARPA, hanno iniziato prove preliminari di impianti cerebrali che usano algoritmi per individuare andamenti associati a disturbi dell’umore. Questi macchinari possono riportare il cervello a uno stato di benessere tramite una scossa che ha origine autonoma.

Il lavoro, presentato a metà novembre al meeting della Society for Neuroscience (SfN) a Washington DC, potrebbe portare a una cura per le malattie mentali più gravi che resistono alle cure odierne. Allo stesso tempo, però, suscita preoccupazioni di livello etico, perché questi impianti darebbero ai ricercatori un accesso diretto alle sensazioni dei pazienti in tempo reale.

L’approccio è conosciuto come stimolazione profonda del cervello ed è utilizzato per guarire disordini come il morbo di Parkinson, mentre ha avuto meno successo contro i disturbi dell’umore. Indizi più recenti suggeriscono che una costante stimolazione di una certa regione cerebrale potrebbe dare sollievo dalla depressione cronica, ma uno studio più vasto che ha coinvolto 90 persone che soffrono di depressione, dopo un anno di trattamento, non ha sottolineato nessun miglioramento.

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