Ricerche

Dermatiti: 172 nuovi allergeni, di cui ben 119 in ambito lavorativo

AllergieC'è l'istruttore di nuoto allergico al cloruro d'alluminio nelle piscine e il falegname ipersensibile a sostanze nella segatura, l'addetto del fast food che non può toccare il piccante chili senza che la pelle si arrossi e l'idraulico che non tollera composti presenti nelle gomme dei tubi.

Sono alcuni fra i circa 600 casi denunciati ogni anno come dermatiti professionali, ma la realtà è ben più seria: con 172 nuovi allergeni scoperti negli ultimi otto anni, di cui ben 119 correlati a dermatiti in ambiente lavorativo, si stima che i lavoratori colpiti da una patologia dermatologica correlata al proprio impiego siano un numero molto più elevato.

Lo sottolineano gli esperti riuniti per il congresso nazionale della Società Italiana di Dermatologia Allergologica Professionale e Ambientale (SIDAPA), a Caserta dal 5 al 7 novembre, spiegando che le mancate denunce derivano in buona parte dalla crisi economica: la paura di perdere il lavoro spinge molti a tacere i disturbi e a conviverci con fatica.

Segnalare i problemi è invece essenziale per riconoscere le situazioni di rischio e mettere in pratica i metodi di prevenzione, spesso molto semplici, che possono impedire la comparsa di dermatiti professionali.

Ogni razza sogna a modo suo

SonnoLo rivela uno studio condotto dall’University of California di San Diego.

Lo studio, durato cinque anni, ha analizzato il sonno di 164 soggetti umani con un polisonnografo, una macchina per polisonnografia che dispone di uno scanner per il cervello, sensori della respirazione e molto altro.

La polisonnografia è il termine usato per indicare una registrazione simultanea di più parametri fisiologici durante la notte, mediante un polisonnigrafo. Normalmente nel corso del test vengono registrati due o più canali EEG, vari canali elettromiografici, i movimenti di torace e addome, il flusso oronasale, la saturazione di ossigeno nel sangue.

Gli scienziati hanno scoperta un’ampia differenza a livello razziale tra partecipanti negri (negri è il termine corretto per i neri subsahariani) e bianchi partecipanti.

Gli individui delle due razze sperimentano il sonno in modo diverso. In poche parole, i soggetti dello studio bianchi raggiungono il sonno a onde lente (SWS nell’acronimo inglese) – che è di qualità superiore – circa il 20 per cento del tempo. I soggetti neri, invece, raggiungono questa qualità di sonno, solo il 15 per cento del tempo. Una differenza molto elevata che supera il 25 per cento. E che dipende esclusivamente dalla differente capacità cerebrale.

Il sonno SWS, detto anche ‘sonno profondo’, è fondamentale nello sviluppo della capacità cognitiva. E ne è anche espressione.

Il Cervello Immortale: Sergio Canavero narra le nuove terapie

Il Cervello Immortale - LibroL'incredibile diventa possibile: un neurochirurgo racconta le nuove terapie che trasformano la nostra vita

Sergio Canavero ci conduce in un viaggio affascinante nei misteri del nostro cervello

NUOVE FRONTIERE DELLA MEDICINA:

IL TRAPIANTO DI TESTA, UN PROGETTO ITALIANO

CHE INTERESSA LA SCIENZA INTERNAZIONALE E DA' SPERANZA A MOLTI MALATI.

Racchiuso tra una prefazione e una postfazione di due chirurghi di fama, lo straordinario racconto di Sergio Canavero avvince il lettore e gli permette di abbracciare tutta la grandezza di un tema rivoluzionario, nato dalla sua testarda caccia di una risposta terapeutica anche quando nessun altro rimedio pare possibile (pazienti paraplegici o con devastanti danni neuromuscolari).

A partire dai concetti di “neuroplasticità”, passando dai casi di risveglio dallo stato vegetativo con la stimolazione elettrica alle considerazioni sui misteri del midollo spinale e sulla sua possibile rigenerazione, Canavero ci porta a scoprire la fattibilità di una terapia estrema:l’operazione di “scambio di corpi”, o meglio il trapianto di testa, con rigorosi dati scientifici a supporto.

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