Salute

La zanzara tigre è portatrice del virus chikungunya

Zanzara tigreLa fastidiosa zanzara tigre, nota per essere attiva di giorno, può essere portatrice di un virus che, partendo da Asia e Africa, sta ora dilagando nella zona caraibica e portoricana. Le vittime sono ormai centinaia di migliaia e si teme una diffusione da pandemia

Non solo è fastidiosa, perché ci tormenta anche di giorno, ma la cosiddetta zanzara tigre pare sia anche portatrice di un virus chiamato chikungunya.

I primi casi di infezione da questo virus si sono verificati in Asia e Africa, ma ora pare che si stia diffondendo a macchia d’olio anche nella zona dei Caraibi e Puerto Rico.

Il Dipartimento della Salute di Puerto Rico ha fatto sapere, nel suo rapporto settimanale, che dal 25 giugno scorso sono stati confermati 182 casi di infezione da virus chikungunya, mentre le infezioni sospette sono oltre 503. Ma, in totale, pare che le persone colpite dal virus nei Caraibi siano migliaia, con anche alcune decine di morti – nonostante di solito l’infezione non sia letale.

Altri due nuovi casi sono stati segnalati in Florida, mostrando che il virus si diffonde velocemente – probabilmente grazie alla facile migrazione delle zanzare, visto che, a quanto si sa ora, non è trasmissibile tra le persone.

Tra i sintomi più comuni dell’infezione vi è febbre alta, dolori articolari e muscolari anche molto forti, mal di testa e perfino paralisi.

Bevande energetiche mischiate all'alcol favoriscono la voglia di bere

Alcolici I cocktail, che combinano bevande energetiche con l'alcol, aumentano il desiderio delle persone a continuare a bere di più.

Queste, le conclusioni di uno studio dell'Australian National University pubblicato sulla rivista Alcoholism: Clinical & Experimental Research.

“Diversi studi trasversali mostrano che i giovani adulti che mescolano l'alcol con bevande energetiche hanno livelli più elevati di consumo di alcol rispetto ai coetanei che non fanno questo mix”, ha spiegato Rebecca McKetin, ricercatrice del Centre for Research on Ageing, Health and Well-being dell'ateneo australiano che ha coordinato lo studio.

I ricercatori hanno coinvolto nello studio 75 persone, 46 ragazze e 29 ragazzi di età compresa tra i 18 e i 30 anni.

“Abbiamo scoperto - ha riferito McKetin - che quando le persone bevono alcol insieme a bevande enegetiche hanno un forte desiderio di continuare a bere rispetto a fino a ubriacarsi”. “Una maggiore voglia di bere ha implicazioni importanti”, ha commentato Peter G. Miller, docente di psicologia presso la Deakin University, Geelong Waterfront Campus in Australia. “Quando le persone si ubriacano, mostrano meno inibizioni - ha continuato - e sono più propense a bere di più. Naturalmente, questo aumenta le probabilità di farsi male, di essere vittima o carnefice di un'aggressione o anche di guidare in stato di ebrezza”.

La Terapia dei Trigger Point è un autotrattamento che allevia il dolore

Il Manuale della Terapia dei Trigger Point - LibroGuida all’Autotrattamento per alleviare il dolore

Si chiamano Trigger Point perché come dice la traduzione della parola, sono “punti grilletto”, che se premute, sparano il dolore a distanza. È un Trigger Point il muscolo del collo che quando premuto viene sentito dal paziente nella tempia. È un Trigger Point quel punto doloroso del muscolo lombare che se premuto viene sentito nella gamba, è un Trigger Point quel muscolo della scapola che quando premuto viene percepito sullo sterno.

Sono delle piccole contratture che si formano nei muscoli generando, come conseguenza, malessere cronico. Hanno origine in seguito a uno stress, una postura scorretta, un incidente, una caduta, una malattia, una tensione emozionale, una carenza nutrizionale, ecc. Ci sono poi punti attivi e punti latenti, che possono entrare in gioco solo a determinate condizioni, e ci sono punti principali e secondari.

La Terapia dei Punti Trigger è stata ideata da terapeuti americani negli ultimi decenni e consiste nella stimolazione tramite pressioni manuali, lente e di tipo diverso in quanto a intensità, su determinati punti della struttura miofasciale muscolare (riconoscibili al tatto per la loro dolorabilità e maggior densità tessutale). In questo modo i dolori nel giro di qualche trattamento scompaiono.

In questo dettagliato manuale gli esperti in materia Clair e Amber Davies ti presentano la Terapia dei Trigger Point e la sua straordinaria forza nel curare moltissime patologie: dall'artrite al mal di testa, dai dolori alla schiena e al collo, al gomito del tennista, dalla sinusite ai postumi di incidenti e interventi chirurgici.

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