Società

HAARP, l'arma geofisica e climatica

HAARPPer provocare un disastro nel posto giusto al momento giusto è necessario risolvere il problema del tempo di predizione, a lungo termine, del “punto di mira”. Perciò gli statunitensi crearono un modello digitale dettagliato dell’atmosfera terrestre e un supercomputer in grado di elaborare enormi quantità di informazioni. Ed ecco perché non si dovrebbe ‘scientificamente’ prevedere il terremoto, s’intralcerebbe il monopolio che detengono il Pentagono e le sue agenzie ‘scientifiche’ su quest’arma.

Un primo interesse dei militari nello studio della ionosfera per impieghi bellici, si ebbe nel 1958, quando gli Stati Uniti condussero la prima esplosione nucleare ad un’altezza di 70 chilometri, al limite della ionosfera, sull’atollo Johnson.

Secondo il piano originale, l’impulso elettromagnetico dell’esplosione avrebbe bruciato i sistemi elettronici nel raggio di centinaia di chilometri, aprendo la via alla flotta di bombardieri B-52 con bombe all’idrogeno nella difesa aerea sovietica.

Ciò non accadde, ma si notò un fenomeno interessante! Nell’arcipelago delle Samoa, 3500 km a sud del luogo dell’esplosione, apparve un’aurora luminosa! Un disturbo ionosferico che durò a lungo, a distanza di migliaia di chilometri!

Paolo Barnard: centinaia di milioni di rifugiati climatici

Migranti climatici«Se pensate che i migranti di oggi siano un problema, non avete ancora visto nulla. E questo lo dico con un rispetto angosciante per le stragi nel Mediterraneo», afferma Paolo Barnard.

«Vi sembrano troppi 1 milione di arrivi via mare in Europa nel 2015? Ce ne sono 300 milioni in India che prima o poi partiranno. Dieci milioni in Bangladesh, come minimo. E in Africa del nord e Sahel le stime sono talmente alte che gli esperti non sanno quantificarle oggi».

E cosa spingerà questo tsunami di migranti inimmaginabile verso di noi? La guerra?

«No, è la causa secondaria», come la povertà?

Il vero motivo – che porta con sé guerra e fame – è un altro: il cambiamento climatico. «È provato oltre ogni dubbio», scrive Barnard sul suo blog. «Basta sfogliare le relazioni presentate all’Accordo di Parigi sul Clima nel dicembre 2015, e i dati sono tutti lì. E sono orrore liquido».

Perfino in Siria, il “climate change” viene prima – molto prima – del conflitto, come causa di esodo. È «il vero inizio della crisi demografica» in quel martoriato paese. Crisi climatica, innanzitutto, «che poi ha alzato le tensioni per sfociare in guerra».

Il mondo illusorio della cultura dello Sballo

DiscotecaIn qualsiasi sistema sociale, vitalità e felicità sono proporzionali alla conservazione della propria coscienza individuale (opposta alla massa), e dipendono dalla capacità di rigettare le “illusioni” che derivano dai tentativi di manipolazione mentale.

Soggetti a queste illusioni sono maggiormente le persone che non hanno ancora raggiunto uno stadio sufficiente di maturità, come gli adolescenti e i giovanissimi. Questo spiega la vulnerabilità delle nuove generazioni ai falsi miti del consumo, del divertimento, del godimento ad ogni costo e della droga.

Non ci si può quindi meravigliare delle improvvise morti per collasso all’uscita delle discoteche, di ragazzi in preda a deliri di “sesso, alcool, droga”, visto che tutto ciò non è altro che la conseguenza di quei miti imposti dalla manipolazione delle menti. Gli “esperti” che intervengono in stucchevoli trasmissioni televisive, discutono quasi sempre degli effetti, mai però delle cause e si propongono rimedi che vanno dalla chiusura delle discoteche (veri templi del divertimento moderno) da parte delle autorità o dell’adozione di provvedimenti di controllo, che vanno dal poliziotto in discoteca, ai cani anti-droga posti all’ingresso.

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