Società

In arrivo l'Uber per i funerali. Si chiama UMER

UmerIn Russia sta per nascere il progetto Umer, l'Uber dei funerali. Umer in russo significa “è morto”.

Un nome non certo scelto a caso, un'assonanza con il famosissimo Uber che è un gioco di parole concepito alla perfezione, una vera strategia commerciale.

È incredibile come il mondo di Internet possa interagire praticamente con ogni tipo di commercio. Umer è un'applicazione per organizzare una cerimonia funebre senza tralasciare nulla.

Il funzionamento è molto semplice: basta digitare in Umer le generalità del defunto, la data del suo decesso, la sua religione di appartenenza e il suo indirizzo. Fatto ciò, i parenti del defunto dovranno solo scegliere il cimitero dove tumulare la salma e l'agenzia che dovrà farlo. I parenti del defunto avranno anche la possibilità di essere assistiti, tramite l'applicazione, da un operatore che avrà il compito di completare l'organizzazione del funerale e di sbrigare ogni pratica burocratica prevista per l'evento funebre.

Secondo i promotori con Umer il fruitore avrà la possibilità di controllare, in maniera molto precisa, tutte le spese. Questa applicazione permetterà un notevole risparmio.

Parte la nuova struttura editoriale di ECplanet

Il web si è evoluto. Le tecnologie e gli stili grafici sono in continuo e costante sviluppo.

I siti Internet e i profili social interagiscono tra di loro. La comunicazione tramite la pagina web, la presenza e la frequenza di pubblicazioni sui profili social rappresentano la chiave della nuova era digitale.

Tenendo conto che in questo contesto un rinnovamento è fondamentale, la redazione ha voluto effettuare un restyling del quotidiano. In sostanza abbiamo riallineato ECplanet alle nuove esigenze del mondo multimediale.

Non è stata un'impresa facile. Abbiamo dovuto rielaborare l'intero portale sulla nuova piattaforma informatica. Abbiamo quindi colto l’opportunità per ricontrollare e correggere, laddove era necessario, molti vecchi articoli. Ad esempio: molti link non indirizzavano o indirizzavano a pagine non idonee o superate.

Saper costruire una strategia coerente basata su solidi valori fondanti è un ingrediente dello styling di un quotidiano.

L’ammodernamento della grafica non è l’unica novità che propone ECplanet. Ci siamo anche concentrati su altri fattori come l’ottimizzazione tecnica e dell'usabilità. I canali social sono delle agorà, in cui la comunicazione è sempre più multidirezionale, perché producono delle dinamiche che coinvolgono la parte più grande della popolazione. È per questo motivo che il nuovo portale di ECplanet rimanda, non a caso, al mondo dei social. Un concept rinnovato con l'intento di sviluppare una comunicazione diversificata.

Analfabetismo dilagante in Italia. Non è un problema solo italiano

AnalfabetismoNon è affatto un titolo sparato, per impressionare; anzi, è un titolo riduttivo rispetto alla realtà, che avvicina la cifra autentica all'80 per cento. E questo vuol dire che tra la gente che abbiamo attorno a noi, al caffè, negli uffici, nella metropolitana, nel bar, nel negozio sotto casa, più di 3 di loro su 4 sono analfabeti: sembrano “normali” anch'essi, discutono con noi, fanno il loro lavoro, parlano di politica e di sport, sbrigano le loro faccende senza apparenti difficoltà, non li distinguiamo con alcuna evidenza da quell’unico di loro che non è analfabeta, e però sono “diversi”.

Quel è questa loro diversità?

Che sono incapaci di ricostruire ciò che hanno appena ascoltato, o letto, o guardato in tv e sul computer. Sono incapaci!

La (relativa) complessità della realtà gli sfugge, colgono soltanto barlumi, segni netti ma semplici, lampi di parole e di significati privi tuttavia di organizzazione logica, razionale, riflessiva. Non sono certamente analfabeti “strumentali”, bene o male sanno leggere anch’essi e – più o meno – sanno tuttora far di conto (comunque c'è un 5 per cento della popolazione italiana che ancora oggi è analfabeta strutturale, “incapace di decifrare qualsivoglia lettera o cifra”); ma essi sono analfabeti “funzionali”, si trovano cioè in un'area che sta al di sotto del livello minimo di comprensione nella lettura o nell'ascolto di un testo di media difficoltà. Hanno perduto la funzione del comprendere, e spesso – quasi sempre - non se ne rendono nemmeno conto.

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