Società

Siamo tutti dentro il caos, quello che ci annienterà

CaosI tempi in cui ci tocca di vivere stanno diventando cupi e tetri. Pur senza concedere nulla al pessimismo della ragione, sentire un pontefice evocare la Terza Guerra Mondiale, il segretario della Nato non escluderla come scenario, e importanti giornali proporci quotidianamente una mappa dei conflitti che incendiano le regioni strategiche del mondo in cui viviamo, non è certo rassicurante. Soprattutto perché la realtà incasella e aggiunge giorno dopo giorno le conferme che la pallina collocata sul piano inclinato continua a scivolare pericolosamente. Accelerando.

Ma le guerre non sono una fatalità. Possono esplodere quando un incidente accelera i processi storici; ma si verificano perchè ci sono forze materiali che hanno spinto i processi verso la rottura, lo scontro, il “clash tra le potenze”, come scrissero in un ottimo libro Petras, Casadio e Vasapollo. La cosa che colpisce – che deve colpire anche gli ottusi “di sinistra” – è che il novanta per cento dei focolai di conflitto circonda l’Europa come un cerchio di fuoco.

L’ovest appare pacifico solo perché confina con l’Atlantico, un oceano che divide l’Europa dagli Stati Uniti, ovvero la sponda da cui arrivano le spinte più forti a coinvolgere l’Europa verso il “clash”. La linea intrapresa dai governi dell’Unione Europea sulla crisi e il conflitto in Ucraina è emblematica. Gli Usa spingono i paesi europei verso il conflitto con il più grande e armato di essi: la Russia.

Il prossimo vertice Nato a Newport appare foriero di pessime decisioni che accentueranno e non depotenzieranno i pericoli di guerra sulla frontiera est. Resistenze e dubbi, se ancora esistono, abitano menti silenziose.

Documento shock: sono gli Usa i registi delle guerre a Gaza e in Ucraina

Usa war Gaza UcrainaL’USGS, United States Geological Survey, è un’agenzia scientifica del governo degli Stati Uniti che studia il terreno americano, le sue risorse naturali e i rischi naturali.

L’USGS gestisce anche l’organismo in grado di individuare la posizione e la magnitudo dei terremoti di tutto il mondo.

In un documento ufficiale dell’USGS del marzo 2014, ripreso dal Washington Institute, viene presentata quella che potrebbe essere una motivazione per gli Stati Uniti per aver organizzato i movimenti che hanno portato alle attuali guerre in Ucraina e nella Striscia di Gaza: si tratterebbe di guerre energetiche, in un momento in cui la compagnia russa Gazprom firma importanti contratti commerciali che escludono il dollaro e l’economia americana viene sempre più messa in discussione.

Per gli Stati Uniti queste due guerre sarebbero dunque una questione di sopravvivenza.

La prima frase del documento è chiara: The United States Geological Survey has estimated the geological area known as the Levant Basin in the Eastern Mediterranean to contain 122 Trillion cubic feet of naturel gas.

In Italia per certe cariche pubbliche non esiste alcuna crisi

Marina Militare ItalianaLeggendo ieri questo articolo, ci siamo incuriositi e chiesti quale sia lo stipendio che un personaggio come il capitano di fregata Marco Bagni, che in diverse occasioni si è ‘gloriato’ dell’attività di scafista alla quale è stato destinato dal governo italiano, prende per distruggere la sua terra.

Fatta una ricerca su internet, abbiamo trovato una ‘succosa’ tabella con gli stipendi di alcuni dipendenti pubblici di alto livello.

Tra i quali sono compresi anche i membri della Marina Militare:

Il capitano di fregata è compreso nella voce ‘altri dirigenti’. E ce ne sono 1.700 nella Marina, mentre non ci risultano esserci 1.700 ‘fregate’. Molti saranno dirigenti da scrivania, dove faranno meno danno dei loro colleghi scafisti.

Comunque, si evince che uno degli scafisti ad honorem che trasporta migliaia di clandestini in Italia, prende per questo ‘servizio’ 73.285 € l’anno: oltre 6mila euro il mese.

Non male.

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