Desecretati e messi su YouTube decine di test nucleari

Bomba nucleareDal 1945 al 1962 sono stati condotti dagli Stati Uniti ben 210 test nucleari in piena atmosfera, imponenti esplosioni avvenute in zone remote del globo e all'insaputa dei cittadini.

Come molti sapranno, dopo il 1963 non è più possibile (fortunatamente) fare simili esperimenti sopra la superficie terrestre, ma di quelle decadi precedenti ci sono tantissimi filmati ancora ben preservati e, alcuni di questi, sono appena stati resi pubblici.

Dopo un certo numero di anni i test sono stati infatti desecretati, così è possibile documentarsi su quei fatti o addirittura osservarli grazie allo scrupoloso lavoro del fisico Greg Spriggs, impiegato al Lawrence Livermore National Laboratory (LLNL). Pare che sia stato in grado di conservare dalla distruzione parte dei 7000 film realizzati, alcuni sono infatti andati in decomposizione e quindi distrutti.

Da 5 anni, grazie proprio ad un progetto della LLNL, ben 4200 film sono stati riportati su formato digitale e circa 750 desecretati, liberi quindi da qualsiasi costrizione governativa. Di questi, 64 sono stati caricati su YouTube e resi ufficialmente pubblici:

Ma la corsa contro il tempo e contro la decomposizione non è affatto terminata, Spriggs sostiene che serviranno almeno altri due anni per scansionare il resto dei film originali, anche se per desecretare il resto dei 3480 film passerà molto più tempo.

Conversione della luce in movimento mediante una micromacchina ibrida a batteri

Light driven bacteria propel hybrid 3D printed micro-machinesAlcuni batteri geneticamente modificati e in grado di produrre proteorodopsina possono essere utilizzati come minuscoli propulsori in micromacchine invisibili all'occhio umano e la cui velocità di rotazione può essere finemente regolata illuminando con luce verde di intensità controllabile. Lo studio, condotto da un team di ricercatori di Nanotec-Cnr e dell'Università Sapienza di Roma, è stato pubblicato sulla rivista Nature Communication

Molti batteri, come Escherichia coli, sono fantastici ‘nuotatori’, capaci di percorrere più di dieci volte la loro lunghezza in un secondo: approssimativamente, in proporzione, la stessa velocità di un ghepardo.

Per muoversi, usano il ‘motore flagellare’, ruotando sottili filamenti elicoidali, i flagelli, a più di cento giri al secondo. Il motore flagellare è una sorta di motore ‘elettrico’, alimentato da un flusso di cariche che la cellula accumula costantemente nello spazio periplasmatico che ne circonda la membrana interna e il meccanismo con il quale i batteri ‘ricaricano le batterie’ prende il nome di respirazione e di solito richiede l'ossigeno.

Nel 2000 è stata scoperta mediante la sequenziazione genetica di batteri in campioni di plancton una nuova proteina, la proteorodopsina, che si inserisce nella membrana cellulare, dove utilizza energia proveniente dalla luce per accumulare carica nella ‘batteria’ anche in assenza di ossigeno.

Si rischia la salute se si sta seduti più di tre ore al giorno

SedentarietàStare seduti troppo a lungo espone al rischio di obesità, diabete 2, malattie cardiovascolari. All’estero, già introdotte nelle scuole le lezioni da seguire in piedi

Stare seduti troppo a lungo nel corso della giornata aumenta la sedentarietà e, con essa, il rischio di accumulare chili in eccesso e di sviluppare problemi di circolazione sanguigna. Ma le conseguenze negative che riguardano da vicino soprattutto impiegati, giornalisti, segretarie e designer (e più in generale tutte le persone che lavorano al computer) andrebbero anche oltre, con un aumentato rischio di morte prematura: per tutte le cause. Il dato emerge da una metanalisi pubblicata sull’«American Journal of Preventive Medicine».

RISCHI PIÙ ALTI PER CHI RIMANE SEDUTO ALMENO TRE ORE

I ricercatori hanno analizzato le statistiche tratte da diverse ricerche condotte tra il 2002 e il 2011 che avevano coinvolto più di 1,1 miliardi di adulti, ritenuti un campione rappresentativo della popolazione di 54 Paesi.

Tra i dati a disposizione comparivano le ore della giornata trascorse seduti e i tassi di mortalità registrati. Il team ha così potuto stimare come trascorrere più di tre ore al giorno seduti - comportamento che apparterebbe al sessanta per cento della popolazione mondiale - sia responsabile di quasi il quattro per cento di tutte le cause di morte, con un impatto maggiore registrato nella regione del Pacifico occidentale.

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