Più di un miliardo di lavoratori verranno sostituiti dai robot

Più di un miliardo di lavoratori sostituiti dai robotUn miliardo e 100 milioni di posti di lavoro, a livello globale, potrebbero essere sostituiti dai robot nel corso di poco più di una generazione.

Secondo il Rapporto del Mc Kinsey Global Institute il 49% delle attività lavorative potrà essere automatizzato già a partire dalle tecnologie esistenti. Sarebbe solo questione di tempo, anzi di un tempo relativamente breve. Il che significa che un miliardo e 100 milioni di posti di lavoro, a livello globale, potrebbero essere sostituiti dai robot nel corso di poco più di una generazione.

È una previsione terrificante, tenendo conto che, nel frattempo, le tecnologie esistenti saranno in via di rinnovamento a velocità crescente. Cioè i posti di lavoro riservati agli umani diminuiranno di anno in anno in termini variamente geometrici. Per l'Occidente e per l'Oriente. Molto più drammaticamente per l'Oriente di quanto non sarà per l'Occidente.

Lo stesso rapporto citato — che già sta facendo parlare di sé in tutto il mondo — aggiunge, per soprammercato, tra le molte altre sconvolgenti proiezioni, che circa il 60% di tutti i posti di lavoro inventati dall'uomo contemporaneo possono essere automatizzati per circa il 30% delle loro funzioni, mentre è già ora possibile calcolare la completa automatizzazione futura del 5% delle rimanenti.

Un mondo con 300 milioni di persone depresse

DepressionePiù di 300 milioni di persone al mondo soffrono di depressione. Sono le stime più aggiornate che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha diffuso in vista della Giornata Mondiale della Salute che quest’anno è dedicata proprio alla depressione.

Secondo Margaret Chan, direttore generale dell’Oms, “questi numeri sono una sveglia perché tutti i Paesi rivedano il proprio approccio alla salute psicologica e questa venga trattata con l’attenzione necessaria”. Troppo spesso, però, la paura dello stigma sociale e i pregiudizi spaventano chi ne soffre, rendendo più difficile la richiesta d’aiuto. Per questo motivo la campagna dell’Oms si intitola “Depression: Let’s Talk” (“depressione: parliamone”).

Ulteriore elemento di preoccupazione per l’Oms è l’accesso alle cure. In molti Paesi non esiste, o è molto limitato, il sistema di sostegno per le persone che hanno problemi di salute psicologica. Perfino nei Paesi più ricchi, circa il 50% delle persone che soffrono di depressione non vengono curate e, mediamente, solo il 3% della spesa sanitaria pubblica è investita in questo settore. Uno sforzo troppo ridotto se, come dice l’Oms, il disturbo depressivo maggiore, il caso più grave, è la quarta causa di disabilità a livello globale.

La situazione italiana

I dati del sistema di sorveglianza della salute pubblica Passi, gestito dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS), dicono che gli italiani che presentano sintomi legati alla depressione sono il 6,2% della popolazione.

Corea del Nord: qualcuno ha fatto esplodere il missile balistico. Un Ufo?

Corea del Nord: qualcuno ha fatto esplodere il missile balistico. Un Ufo?L'astronauta Edgar Mitchell, scomparso il 4 febbraio 2016, divulgò il quesito: “gli extraterrestri ci salveranno da una possibile guerra?”. Egli ha sempre sostenuto che civiltà extraterrestri visitarono più volte la Terra con lo scopo di controllare le attività militari nelle basi missilistiche degli Stati Uniti. Molti avvistamenti di oggetti non identificati furono notati nelle zone più sensibili, come il poligono nucleare situato nel deserto del New Mexico.

Anche all'inizio della guerra fredda tra gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica - sostenne Edgar Mitchell - gli alieni monitorarono con cura l'evolversi degli eventi per bloccare sul nascere una guerra nucleare. Questa strategia aliena gli fu confermata da molti ufficiali dell'Air Force che lavoravano all'epoca in postazioni di lancio di missili balistici.

Sembrerebbe che in molte occasioni i missili vennero addirittura resi inoffensivi o disabilitati dagli alieni.

l'episodio storico più eclatante accadde nell'ottobre 2010: una cinquantina di missili balistici intercontinentali (ICBM) furono scollegati e resi inoffensivi.

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