Inquinamento da polveri sottili: i dati reali e i "mentitori" del potere

Clicca per ingrandireIn questo articolo intendiamo ancora soffermarci sulla questione delle polveri sottili o inquinamento atmosferico da nanopolveri che dir si voglia.

Gli occultatori di verità scomode... i negazionisti, i normalizzatori di regime, oppongono sempre obiezioni risibili, ma è d'uopo comunque confutarle, poiché costoro, spesso esponenti di rilievo nell'ambito della “tutela” dell'ambiente e/o della salute, sfruttano la loro autorità tautologica per abbindolare il lettore meno attento.

Ben consapevoli di mistificare, questi elementi, organici al sistema, negano in modo pervicace che gli spaventosi livelli di polveri sottili da noi misurati in queste settimane siano necessariamente originati dalla guerra ambientale in corso ed inoltre affermano che non è possibile comprendere a quali elementi si riferisca questo particolato, per cui, a loro dire, questi studi ambientali sono inutili.

Di più! Essi asseriscono che le nostre apparecchiature non sono certificate... che sono dei giocattoli. In realtà chi conosce l'argomento poiché lo ha ben studiato per anni, soggetto che è altresì al centro della sua professione, dovrebbe sapere che i prodotti attualmente sul mercato per il rilevamento delle polveri sottili sottostanno a precise specifiche, sono omologati e dunque sono venduti per uso professionale. Inoltre è acclarato che le polveri sottili possono essere in gran parte identificate nella loro composizione, semplicemente in base alle loro dimensioni, come spiegheremo più avanti.

Una scorretta alimentazione in gravidanza crea dipendenza nel bambino

Mangiare cibo da fast food o spazzatura durante la gravidanza induce una modifica nel processo di segnalazione degli oppioidi nel cervello del feto, tanto che il bambino sviluppa una maggiore tolleranza a zuccheri e grassi e ne avverte un maggior bisogno

La dieta è sempre importante, ma assume un valore maggiore durante la gravidanza perché tutto ciò che passa dalla bocca allo stomaco della madre finisce inevitabilmente per influenzare anche il feto.

Ecco pertanto che seguire una dieta sana è uno dei modi per prendersi cura di sé e del bambino che si porta in grembo. Se, per contro, la mamma è invece solita cibarsi di alimenti poco sani o “spazzatura”, ecco che si avvia un processo cerebrale che va a influire sulla tolleranza agli oppioidi nel bambino.

Ciò che più precisamente accade è stato svelato da un nuovo studio australiano pubblicato sul The FASEB Journal. Qui, la dottoressa Beverly Muhlhausler e colleghi del Centro di ricerca FoodPLUS presso la Scuola di Politiche Agricole Alimentari e del Vino presso l’Università di Adelaide, hanno evidenziato come il cibo spazzatura può causare modifiche nello sviluppo della via di segnalazione degli oppioidi nel cervello del feto. La conseguenza è che i bambini divengono meno sensibili agli oppioidi che vengono rilasciati al momento del consumo di alimenti ad alto contenuto di grassi e zuccheri.

Questa ridotta sensibilità di manifesta con una maggiore tolleranza al cibo spazzatura, per cui il bambino sente il bisogno – quasi una vera e propria dipendenza – di mangiarne di più per ottenere la stessa sensazione di benessere che, al contrario, avrebbe invece ottenuto con una quantità decisamente minore o del tutto assente.

Xron è la nuova frontiera tecnologica dei simulatori per l’addestramento in chirurgia robotica

XronNasce il simulatore per l’addestramento in chirurgia robotica. Si chiama Xron (si pronuncia Chi-ron), ed è il prototipo con cui il chirurgo potrà controllare i movimenti di un robot virtuale in una simulazione dell’anatomia umana.

Il simulatore, che prende nome dalla figura mitologica del centauro mentore del dio greco della medicina Esculapio, istruirà i chirurghi all’uso del robot impiegati nei diversi interventi chirurgici.

Grazie alla resa stereoscopica, equivalente al 3D dei moderni cinema, e ai dispositivi di cattura dei movimenti delle mani, il chirurgo potrà condurre un intervento simulato con la stessa percezione visiva e la stessa destrezza manuale che avrebbe se stesse utilizzando un robot reale. Xron nasce del laboratorio di robotica Altair dell’università di Verona nell’ambito del progetto europeo Safros dedicato alla sicurezza dei pazienti sottoposti ad interventi di chirurgia robotica.

Xron supera tutte le limitazioni dei prodotti già in commercio che permettono di apprendere l’uso del robot. Questi simulatori consentono azioni irrealistiche come la compenetrazione tra gli elementi della scena oppure oggetti che “s’incollano” agli strumenti chirurgici.

Nella maggior parte delle simulazione, infatti, sono modellati solo gli strumenti chirurgici e non la struttura del robot chirurgico che invece condiziona tutti i movimenti degli strumenti stessi e deve essere presa in considerazione in una simulazione realistica.

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