Diritti umani

Cervello morto e cuore battente oppure...

Espiantocervello vivo e cuore non battente. Importante è espiantare.

Finora il prelievo di organi è stato praticato esclusivamente su persona in cosiddetta “morte cerebrale” a cuore battente (standard neurologico). Ma le opposizioni crescono, la disponibilità degli organi diminuisce, e i trapiantisti da qualche tempo hanno cominciato ad espiantare reni e fegato da pazienti in arresto cardiaco senza patologie cerebrali. Sono pazienti che sulla base di un giudizio di prognosi infausta sono guardati come banca di organi e tessuti. La chiamano “donazione a cuore fermo”. Quello che non si conosce è che l'immediata ed invasiva preparazione all'espianto è precedente all'accertamento di morte cardiaca e praticata sia su coloro che hanno manifestato volontà di donazione sia, in parte, su coloro di cui non si conosce la volontà.

Se il cuore si ferma per 20 minuti (riscontro ECG) per legge si è morti. Ma a cuore fermo gli organi senza ossigenazione si deteriorano rapidamente, tanto più dopo 20 minuti, rendendo impossibile il trapianto. Così ci si prepara per la circolazione extracorporea (ECMO)* non a fini di cura ma per salvaguardare reni e fegato, ostacolando l'afflusso di sangue ossigenato al cervello con un palloncino che chiude l’aorta al di sopra dei reni provocando un crash del cervello. *(Extra Corporeal Membrane Oxygenation).

È un terribile protocollo autoritario per il prelievo di organi, che inizia sui moribondi ad imitazione di altri Stati.

Clima: In 6 anni oltre 157 mln migranti climatici

Dal 2008 al 2014, oltre 157 milioni di persone sono state costrette a spostarsi per eventi meteorologici estremi. Tra le cause che costringono famiglie e comunità ad abbandonare le proprie abitazioni ci sono soprattutto tempeste e alluvioni.

Tra il 2008 e il 2014, secondo l'organizzazione non governativa IDMC (Internal Displacement Monitoring Centre), queste hanno rappresentato l'85% delle cause, seguite dai terremoti. Sempre l'IDMC ha calcolato che oggi le persone hanno il 60% per cento in più di probabilità di dover abbandonare la propria casa di quanto non ne avessero nel 1975. I dati sono contenuti nel rapporto “Migrazioni e cambiamento climatico” a cura di CeSPI, FOCSIV e WWF Italia pubblicato alla vigilia della COP di Parigi.

Aumento delle temperature dell'aria e della superficie dei mari, cambiamento delle precipitazioni (frequenza, intensità); innalzamento del livello dei mari causato dalla fusione dei ghiacci; eventi “regionali” come Nino e monsoni asiatici stanno portando all'intensificazione della competizione tra popolazioni, Stati e imprese per il controllo e l'utilizzo delle risorse naturali che potrebbe causare conflitti e quindi provocare migrazioni forzate.

Lo scenario estremo dell'ultimo rapporto dell'IPCC prevede entro il 2100 un incremento dell'innalzamento del livello dei mari di 98 centimetri.

Lo stiramento del seno delle bambine. Una tortura poco conosciuta

Breast ironingNel Regno Unito, sono in aumento i casi di Breast ironing.

Una violenta e brutale pratica originaria del Camerun, che consiste nel premere ferri da stiro roventi sul petto delle bambine per cancellarne i seni.

Un rituale che inizia per le piccole tra gli 8 e gli 11 anni, con la presunta motivazione di sottrarre le giovani alle brame maschili.

E prevenire conseguenze non volute dei cambiamenti fisici legati alla pubertà, come molestie, gravidanze precoci, stupri. Ma la cosa più grave – che ha portato le Nazioni Unite ad inserire la stiratura del seno tra i crimini più diffusi contro le donne - è che il fenomeno resta un segreto all’interno di un circuito tutto al femminile.

Che spesso vede i padri restare all’oscuro di tutto. Nonostante le profonde ferite riportate dalle piccole vittime, che restano in silenzio, rassicurate da nonne e mamme sulla futura ricomparsa del seno con l’avanzare dell’età.

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