Globalizzazione

Hiroshima e Nagasaki: due bombe lanciate per decretare l'inizio della globalizzazione

HiroshimaIL GIAPPONE SI ARRESE BEN PRIMA DEL LANCIO DELLA BOMBA ATOMICA

La Seconda guerra mondiale come tristemente noto terminò con il lancio dei primi due ordigni nucleari contro la popolazione civile giapponese di Hiroshima (6 agosto 1945) e Nagasaki (9 agosto 1945).

Vennero così sterminate centinaia di migliaia di persone, le più fortunate delle quali perirono cremate all'istante, mentre tutte le altre patirono una lunga e dolorosa agonia tra le malattie letali e le orribili mutazioni genetiche indotte dalle radiazioni.

Le bombe atomiche, insomma, non furono lanciate su obiettivi militari come fortificazioni o flotte navali all'ancora, ma su alcune delle città più densamente popolate del Giappone.

La giustificazione di un simile gesto la troviamo propagandata su tutti i libri di scuola e recita sostanzialmente quanto segue: “Bisognava piegare l'armata nipponica per evitare il prolungamento della guerra e imporre all'imperatore la resa incondizionata senza che fosse necessario invadere il Giappone. In tal modo è stato risparmiato l'inutile sacrificio di molti soldati americani”.

Bloomberg: centinaia di milioni di licenziamenti a causa della robotica

Centinaia di milioni di licenziamenti a causa della robotica“Bloomberg” torna ad affrontare il tema del reddito minimo universale, oggetto di un recente studio dell'Ocse, tramite un editoriale a firma di Yuval Noah Harari. Il progresso della robotica e dell'intelligenza artificiale, esordisce l'autore, produrrà quasi certamente un drammatico stravolgimento dell'economia, del commercio e dell'occupazione a livello globale.

La robotica cancellerà molto probabilmente centinaia di milioni di posti di lavoro in tutto il mondo, e potrebbe creare una vasta "classe non lavoratrice" i cui timori e speranze daranno forma alla storia del XXI secolo.

I modelli sociali ed economici esistenti, ereditati dai secoli scorsi, sono inadeguati a gestire dinamiche di questa entità. Harari cita ad esempio il Socialismo, che assume il lavoro, e dunque la classe lavoratrice, sia vitale per l'economia, e su questa imprescindibilità possa poggiare il proprio peso politico. Con la perdita di valore delle masse lavoratrici e del loro lavoro, questa ideologia rischia di divenire “del tutto irrilevante nell'arco dei prossimi decenni”.

Il reddito minimo universale sta ottenendo crescente attenzione da parte di analisti, economisti e accademici proprio perché ritenuto uno dei possibili modelli atti a far fronte alle future dinamiche socio-economiche.

Debito mondiale a quota 215 mila mld di dollari

DollariIl debito mondiale complessivo è letteralmente esploso negli ultimi tempi, salendo a un ritmo impressionante nell’ultimo decennio.

I debiti accumulati si sono attestati a un nuovo record assoluto di 170 mila miliardi di sterline l’anno scorso, una cifra pari a oltre 215 miliardi di dollari. Sono i dati record pubblicati dall’Instituto di Finanza Internazionale (IIF).

Il report dell’IIF mette in evidenza come i livelli di debito complessivi dei paesi della Terra, che comprendo quindi non solo la sfera pubblica, ma anche quella privata come aziende e famiglie, sono aumentati di più di $70 mila miliardi negli ultimi dieci anni, a quota $215 mila miliardi (trilioni per usare il vocabolo usato in lingua inglese per descrivere le unità di migliaia di miliardi) nel 2016.

Si tratta di una somma equivalente al 325% del Pil mondiale.

L’Istituto sottolinea che i mercati in via di Sviluppo sono sempre più fonte di preoccupazione, rappresentando una minaccia maggiore alla stabilità finanziaria e all’economia globale.

Pagine