Paradossi

Ora pure in Gran Bretagna si possono eliminare le bambine

Keir StarmerTutti, di solito, inorridiscono per le centinaia di milioni di bambine “mancanti” in Cina e in India, a causa degli aborti sesso-selettivi. Ora la barbara pratica ha luogo nella “civile” Inghilterra, nell’indifferenza dell’autorità giudiziaria

In Gran Bretagna ha suscitato molto scalpore la vicenda che vede coinvolto Keir Starmer, direttore della Procura Generale del paese, il quale ha deciso di non perseguire penalmente due medici, al centro di un’inchiesta del “Daily Telegraph”, accusati di aver procurato aborti solamente perché il feto nascituro era femmina.

Il caso si è sviluppato in seguito ad un reportage investigativo del “Daily Telegraph”, durato diciannove mesi, nel quale è stata fatta luce su una pratica diffusa, all’interno delle strutture ospedaliere pubbliche e private del Regno Unito, nelle quali i medici britannici falsificavano i documenti per far abortire le donne sulla base del sesso del feto.

L’inchiesta, condotta attraverso un reporter in incognito, ha coinvolto nove cliniche facendo emergere come i medici inglesi siano disposti a far abortire una donna “insoddisfatta del sesso del bambino”.

Il procuratore inglese Starmer, di fronte al vespaio di polemiche levatesi a seguito della sua decisione, si è giustificato, limitando il discusso operato dei medici a una semplice cattiva condotta professionale e precisando come le donne al centro dell’inchiesta abbiano addotto più di un elemento a motivo della loro scelta di abortire, cosicché non è stato possibile isolare il fattore “sesso”.

Secondo le istituzioni, pagate dalle lobby, la carne fa bene. Ma la realtà è ben diversa

Carne“Nonostante la diffida e la denuncia avverso il precedente Ministro della Salute per mancata corretta informazione circa i danni, scientificamente e clinicamente dimostrati, derivanti dal consumo di carne alimentare, le Istituzioni continuano ad omettere la realtà. È profondamente ingiusto nascondere la verità soprattutto su un tema principale come la salute, ai cittadini è stato tolto l'inalienabile diritto alla corretta e libera informazione, senza omissioni o censure. Come sempre gli interessi delle lobby, nella fattispecie rappresentate dalle industrie della carne, prevalgono sul diritto del popolo di sapere” - dichiara il presidente del Partito Animalista Europeo, Stefano Fuccelli - “Non mi meraviglio se a dirigere l'Istituto Nazionale Ricerca Alimenti e Nutrizione era il Prof. Cannella (ordinario di Scienza dell'alimentazione nella facoltà di Medicina dell'Università La Sapienza, dirigente della Scuola di specializzazione in Scienza dell'alimentazione e del Centro interuniversitario internazionale di studi sulle culture alimentari mediterranee nonché membro del Consiglio Superiore di Sanità) che elogiava le doti salutistiche e nobili della carne criticando addirittura l'alimentazione vegetariana i cui praticanti avrebbero dovuti fare i salti mortali per combinare gli alimenti. Ironia della sorte il salto mortale lo ha fatto lui, Cannella è morto all'età di soli 67 anni per tumore all'intestino”.

Malattie vascolari, cancri, ipertensione, diabete ed obesità i reali danni derivanti dall’assunzione alimentare di carne, il Prof. Umberto Veronesi direttore scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia lo dichiara da anni: “Attenti all’alimentazione innesca i tumori più del fumo, la prevenzione riduce i decessi più della medicina e comincia a tavola. I dati sul cancro al colon dimostrano che è quasi inesistente nei paesi a dieta priva di carne. Mangiare carne fa male, è cancerogena”.. L’oncologo ha spiegato che ad innescare il tumore sono nel 35% dei casi le cattive abitudini alimentari; seguono il tabacco (30%), le infezioni virali (10%), i fattori riproduttivi (7%), l’attività lavorativa e l’inquinamento (4%).

A Tokyo asta record per il tonno rosso, che è stato decimato

Pesca tonniUn noto ristoratore ha pagato 70mila dollari

Il proprietario di un ristorante Sushi, Kiyoshi Kimura, ha pagato 7.360.000 di yen (circa 70mila dollari ) per 230 chili di tonno rosso in occasione della prima asta dell'anno al mercato ittico di Tsukiji a Tokyo, in Giappone, ieri. Solo il 5 percento di quello che ha pagato l'anno precedente, nonostante i segnali sul fatto che la specie è in grave declino. Lo scrive “HuffPost”.

L'offerta vincente da record di Kimura dello scorso anno, che ammontava a 154.400.000 ¥ per 222 chilogrammi di pesce, ha ricevuto lamentele per il fatto che i prezzi erano schizzati più del dovuto, anche per un'asta caratterizzata da sempre da offerte elevate. Kimura aveva anche stabilito il record precedente, sborsando 56.400.000 di yen all'asta 2012.

Resta il fatto, tra l'altro, che i prezzi così elevati non riflettono necessariamente l'elevata qualità del pesce.

“Sono contento perché il prezzo di quest'anno è tornato ad essere ragionevole", ha detto Kimura, la cui Co. Kiyomura controlla la popolare catena di ristoranti Sushi-Zanmai.

Gli ambientalisti sostengono che l'aumento del consumo mondiale di tonno rosso sta portando al suo esaurimento, ma anche che i responsabili della gestione della pesca di questa specie non riescono ad agire responsabile per proteggerlo.

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