Paradossi

Negli Usa: Paga l’affitto oppure aspettati l’arresto

CarcereUna recente segnalazione di Human Rights Watch (HRW) esamina una singolare legge dell’Arkansas sul risarcimento danni, che ogni anno colpisce centinaia di inquilini in difficoltà nello stato.

Secondo uno studio di 44 pagine intitolato “Paga l’affitto oppure aspettati l’arresto: le conseguenze violente della legge penale sugli sfratti in Arkansas”, inquilini dello stato sono stati “trascinati in tribunali penali per violazioni che non rappresentano un reato in altri stati americani”, in base alla legge sul mancato sgombero dei locali, che consente accuse penali a carico di persone in ritardo nel pagamento dell’affitto e che non riescono a liberare la proprietà presa in affitto. Scrive lo HRW:

“Nel solo 2012, la legge sul mancato sgombero dei locali è stata utilizzata per incriminare 1.200 inquilini dell’Arkansas. Questa cifra sottostima notevolmente il numero totale di persone colpite da questa normativa. La stragrande maggioranza degli inquilini, davanti a un preavviso di sgombero di 10 giorni si affretta a lasciare casa piuttosto che dovere affrontare un processo – e a ragione.

“E a peggiorare di molto le cose, la legge scoraggia considerevolmente gli inquilini dal proclamarsi innocenti. A coloro che lo fanno, infatti viene richiesto il deposito presso il tribunale della presunta somma totale dell’affitto dovuta, che viene sequestrata nel caso l’inquilino venga riconosciuto colpevole. In ogni caso, gli affittuari che non sono in grado di depositare la somma ma si dichiarano innocenti, rischiano multe notevolmente più salate e fino a 90 giorni di carcere. Questo non avviene per gli inquilini che si dichiarano colpevoli”.

Con la riforma sanitaria di Obama si sterilizzeranno le minorenni senza il consenso dei genitori

ObamacareLeggiamo su http://cnsnews.com/news/article/obamacare-mandate-sterilize-15-year-old-girls-free-without-parental-consent che grazie alla riforma della sanità decisa dal presidente Obama (e nota come "Obamacare") sarà possibile offrire gratuitamente a tutte le ragazze in età riproduttiva (cioè fin dai 12 anni) l'accesso a metodi contraccettivi, compresa la sterilizzazione.

Quando la legge (Patient Protection and Affordable Care Act) nel 2010 ha incluso (alla Sezione 2713) un riferimento non meglio precisato al fatto che la sanità debba provvedere “servizi preventivi aggiuntivi” per le donne, ha rimandato a delle linee guida applicative che il ministero della Sanità doveva stilare.

A tale scopo di è costituita un'apposita commissione che nel luglio 2011 ha stilato un rapporto
che affermava: “Il comitato raccomanda di considerare come servizi preventivi per le donne: l'intera gamma di metodi contraccettivi approvati dalla Food and Drug Administration, le procedure di sterilizzazione nonché l'informazione e la consulenza per le donne con capacità riproduttiva.

Nel rapporto in questione si precisa che  “con capacità riproduttiva” significa “dall'età del menarca alla menopausa.” Il menarca è l'inizio delle mestruazioni, che in media avviene verso i 12 anni negli Stati Uniti.

La foresta ecuadoriana è in vendita

Foresta ecuadorianaL'Ecuador sta per mettere all'asta circa tre milioni di ettari di foresta amazzonica, polmone verde della Terra

L'Ecuador sta per mettere all'asta circa tre milioni di ettari di foresta amazzonica, polmone verde della Terra. L'intenzione delle autorità sarebbe quella di venderli alle compagnie petrolifere internazionali, in particolare a quelle cinesi.

Il governo di Quito ha infatti organizzato un tour nelle capitali straniere che potrebbero essere maggiormente interessate all'affare. Lunedì a Pechino i rappresentanti dell'Ecuador hanno quindi illustrato le potenzialità energetiche dei terreni in vendita ai manager delle principali aziende petrolifere cinesi, tra cui la China Petrochemical e la China National Offshore Oil.

L'intenzione delle autorità dell'Ecuador ha provocato la dura protesta di organizzazioni non governative e leader delle tribù locali, che denunciano una “sistematica violazione dei diritti sulle terre ancestrali”.

La vendita della foresta amazzonica aprirebbe infatti la strada a nuove esplorazioni petrolifere e a nuove deportazioni di popolazioni indigene. In particolare, secondo l'organizzazione Amazon Watch, sono sette le popolazioni che rischiano di essere espropriate della loro terra.

“Chiediamo che le compagnie petrolifere pubbliche e private di tutto il mondo non partecipino al processo di gara che viola sistematicamente i diritti di sette nazionalità indigene, imponendo progetti petroliferi nei loro territori ancestrali”, ha scritto un gruppo di associazioni indigene dell'Ecuador in una lettera aperta dello scorso autunno.

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