Geoingegneria

La demenza è ormai diventata una epidemia

La demenza colpisce sempre di più i quarantenniPubblichiamo un importante articolo tratto da una testata mainstream. Fatta la tara di qualche luogo comune (l’età media che si allunga, l’attività fisica come panacea…) ed assurdità (che cosa c’entra il clima con l’inquinamento?), la ricerca compiuta nel Regno Unito conferma quanto asseriamo da almeno un quinquennio.

Si sta diffondendo un’epidemia silenziosa che sta colpendo molti più pazienti oggi di quanto avveniva vent’anni fa. È la demenza, che forse smetteremo di chiamare “senile”: si riscontra un preoccupante aumento dei casi precoci, soprattutto tra i quarantenni. Se, infatti, negli anni 90' del XX secolo la diagnosi si situava intorno ai sessant’anni, oggi la diagnosi di un principio di demenza avviene molto prima.

Una ricerca condotta presso la Bournemouth University ha lanciato l’allarme sul rischio, sempre più concreto, di ammalarsi in età adulta, in una fascia anagrafica pur sempre lontana dalla senilità, tenendo conto, tra l’altro, dell’allungamento della speranza di vita (che è una fola, n.d.r.). I principali responsabili di questa insorgenza precoce sono fattori ambientali, tra cui l’inquinamento atmosferico prodotto dagli scarichi degli aerei e delle auto.

Mongolia devastata dalla geoingegneria

GeoingegneriaDopo la California, oggi, tocca alla Mongolia.

Nella foto di pochi giorni fa, notare la ormai triste nuvoletta in fase di dissolvimento da operazioni belliche di aerosol.

Circa l’80% delle coltivazioni della Mongolia sono state distrutte a causa della siccità estrema che ha colpito il paese, secondo il membro del consiglio della M.P.U, B. Erdenebat.

Nonostante la situazione ha raggiunto un livello critico, direi disperato io, il Ministero dell’Agricoltura e dell’Industria non ha mosso un dito e cosa ancor più grave, sta nascondendo la tragedia (voluta) all’intera nazione.

Secondo Erdenebat, i soli campi che restano produttivi sono nelle regioni del fiume Khalkh, nelle province di Bulgan e Selenge.

Senza contare i costi di acquisto di attrezzature, i danni ammontano a 150 miliardi di MNT finora. Alcuni agricoltori stanno preparando il terreno per il prossimo anno, in quanto è ormai evidente che nessun rendimento ci sarà per questo. Agricoltori e membri del Sindacato sono stati in Ministero ad esporre le relative condizioni di siccità, hanno chiesto di destinare un budget per l’inseminazione delle nuvole per favorire la pioggia, hanno ricordato loro che l’intera Nazione dipende dai raccolti, e il Ministero che fa? NULLA ! (per forza, essendo coinvolti).

Altro che radar anti-nubifragi... ADRIARadNet: arma climatica di ultima generazione

ADRIARadNetDa giorni si è parlato del progetto europeo ADRIARadNet che prevede l’installazione di nuovi sistemi radar in Abruzzo, Marche, Croazia e Albania. Notizia lanciata dall’ANSA a seguito della conferenza di L’Aquila del 24 Luglio 2015.

Sul territorio italiano ci sono già installate diverse postazioni radar di monitoraggio meteorologico. Ciò che mi ha colpito particolarmente sono le seguenti affermazioni:

“Lo scopo di ADRIARadNet è quello di integrare e potenziare le reti di MONITORAGGIO già esistenti con l’aggiunta di particolari miniradar meteorologici in grado di monitorare efficacemente la precipitazione in atto”.

“Questi sistemi innovativi sono delle vere e proprie sentinelle CONTRO i temporali e le alluvioni a disposizione delle comunità centro-adriatiche e delle istituzioni di prevenzione e protezione civile”.

Come fa del semplice MONITORAGGIO a combattere eventuali eventi atmosferici estremi? Cosa vuole dire che questi sistemi innovativi sono delle vere e proprie sentinelle CONTRO i temporali e le alluvioni? Come fanno ad essere CONTRO? Come vengono combattuti questi eventi? Che utilità avrebbero questi radar su questi fenomeni se trattasi solo di monitoraggio? Utilizzano altri strumenti per far regredire questi eventi o farli evaporare? Sono tutte delle gran BALLE! Questi sono semplicemente altre armi climatiche.

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