HAARP

Chemtrails: distruzione della Terra in 10 punti

ChemtrailsChemtrails: ecco come stanno distruggendo il pianeta Terra in 10 punti.

I programmi di aviodispersione aerea globali (Geoingegneria climatica clandestina, scie chimiche) sono in corso tramite aerei ogni giorno in tutto il pianeta. Ogni nostro respiro contiene microscopiche particelle nano tossiche.

1. Le nano particelle sono così piccole che penetrano direttamente attraverso il rivestimento del polmone ed entrano nel flusso sanguigno. Nel sangue, possono aderire alle cellule ricettrici, lentamente, ma sicuramente, danneggiare le nostre funzioni di salute e le condizioni fisiche, come il sistema immunitario. Le particelle sono anche una piattaforma in cui proliferazione fungina impazza. Recenti studi affermano il 70% + di tutti gli impianti in corso e l’estinzione degli animali è ora causata da infezione fungina.

2. Gli strati protettivi dell’atmosfera, più precisamente lo strato di ozono e la ionosfera, vengono saturati dalle aviodispersioni “spruzzate” (aerosol spray). Questo rende la vita di TUTTI, sul pianeta Terra, esposta a livelli pericolosi di radiazioni. I livelli di UV sono già aumentati drammaticamente in tutto il mondo (Monsanto ha progettato colture resistenti ai raggi UV).

Scie chimiche e HAARP: una guerra mondiale brevettata

Scie chimicheQualche giorno fa, sfogliando il Fatto Quotidiano, m’imbatto in un articolo che parlava di dissesto idrologico, e poi, senza mezzi termini, dichiarava: armiamoci, la guerra climatica è iniziata!

di Sergio Tracchi

Ed è vero. Siamo in guerra. Da tempo. E lo accettiamo. Impotenti. Lo testimoniano le cronache dei notiziari: gli attacchi arrivano da terra, via mare, dal cielo. Soprattutto: dal cielo! Sparano munizioni che non lasciano scampo, ed ecco frane, straripamenti, terremoti, trombe d’aria… In particolare, si assiste ad un fenomeno del tutto eccezionale, denominato “bomba d’acqua”.

“Bombe d’acqua”?

Intanto, c’è da chiedersi se trattasi semplicemente di espressioni mediatiche volte a provocare una psicosi generale, oltre quella che già le turbolenze climatiche in se stesse generano, oppure di un fatto reale. Non sarebbe la prima volta, d’altronde, che vengono impiegate terminologie catastrofiste per incutere paure e creare ulteriori scompigli.

Non bastavano le piogge torrenziali e i venti fortissimi, i fanghi e la melma. Abbiamo anche le “bombe d’acqua”.

Naturalmente, i disastri hanno un impatto devastante, generano paure e ansie nella popolazione, anche perché non si tratta più di fenomeni sporadici. Cosa sta realmente succedendo al nostro clima? Qual è la causa di questi disastri? Non esiste una solo causa; varie e articolate sono le cause. Proviamo ad analizzarne alcune.

L'Italia legalizza la geoingegneria. Ora avvelenare la gente non è più reato

Mobile User Objective SystemLa notizia più rilevante del periodo si riferisce al reperimento della legge 36/94 che statuisce la liceità degli interventi sui fenomeni atmosferici, in spregio delle convenzioni internazionali che vietano (ufficialmente) le manipolazioni degli equilibri naturali. È una norma di gravità inaudita che incenerisce ipso facto tutte le dichiarazioni menzognere di ministri minorati e nefandi negazionisti. In merito agli “usi delle acque” la legge recita:

“1. [..]
2. Con decreto emanato, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, dal Ministro dell'ambiente (Altero Matteoli, n.d.r.), di concerto con il Ministro dei lavori pubblici, ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, è adottato il regolamento per la disciplina delle modificazioni artificiali della fase atmosferica del ciclo naturale dell'acqua”.

Questo significa che siamo avvelenati in modo legale: gli abusi legali sono i peggiori. Le disposizioni anticipano l’accordo tra Italia e Stati Uniti d’America risalente al 2002, siglato da due fantocci, Silvio Berlusconi e George Walker Bush. È un’intesa che, con l’alibi di studiare i cosiddetti cambiamenti climatici, de facto e de iure autorizza operazioni volte ad incidere sui cicli naturali, alterando e degradando le caratteristiche dei biomi.

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