HAARP

Il fisico brasiliano Fran De Aquino ha elaborato un’ipotesi sui sismi artificiali

Il fisico brasiliano Fran De AquinoLo scienziato brasiliano Fran De Aquino (brevetto per la produzione di precipitazioni) è uno fra gli esperti che da anni denunciano sia l’uso di armi tettoniche, attraverso l’impiego dei riscaldatori ionosferici (impianti H.A.A.R.P.) sia le operazioni chimico-biologiche in atmosfera. A proposito di terremoti artificiali, De Aquino, che è un fisico quantistico, ha elaborato un’ipotesi che integra ed affianca quella di Brooks Agnew. [1] Come tutte le ipotesi, potrà essere convalidata o falsificata (Karl Popper docet) in tutto o in parte. Fatto sta che i sismi causati più o meno deliberatamente dal complesso militare-industriale per i suoi loschi fini sono una realtà: in molti disastrosi sommovimenti tellurici di questi ultimi lustri, madre natura non c’entra alcunché.

De Aquino ritiene che la propagazione attraverso i sistemi H.A.A.R.P. di onde a bassissima frequenza (E.L.F.), interagisca con gli ioni (particelle elettricamente cariche che hanno ceduto o acquisito elettroni) presenti nelle fasce di Van Allen. [2] L’interazione fra campo elettromagnetico e campo gravitazionale porta ad una riduzione della gravità sopra una certa zona della superficie terrestre.

Tale diminuzione di gravità innesca un decremento della pressione della colonna d’aria posta sopra un’area della Terra, generando, a mo’ di rinculo, un sollevamento dello strato superficiale della litosfera.

HAARP, l'arma geofisica e climatica

HAARPPer provocare un disastro nel posto giusto al momento giusto è necessario risolvere il problema del tempo di predizione, a lungo termine, del “punto di mira”. Perciò gli statunitensi crearono un modello digitale dettagliato dell’atmosfera terrestre e un supercomputer in grado di elaborare enormi quantità di informazioni. Ed ecco perché non si dovrebbe ‘scientificamente’ prevedere il terremoto, s’intralcerebbe il monopolio che detengono il Pentagono e le sue agenzie ‘scientifiche’ su quest’arma.

Un primo interesse dei militari nello studio della ionosfera per impieghi bellici, si ebbe nel 1958, quando gli Stati Uniti condussero la prima esplosione nucleare ad un’altezza di 70 chilometri, al limite della ionosfera, sull’atollo Johnson.

Secondo il piano originale, l’impulso elettromagnetico dell’esplosione avrebbe bruciato i sistemi elettronici nel raggio di centinaia di chilometri, aprendo la via alla flotta di bombardieri B-52 con bombe all’idrogeno nella difesa aerea sovietica.

Ciò non accadde, ma si notò un fenomeno interessante! Nell’arcipelago delle Samoa, 3500 km a sud del luogo dell’esplosione, apparve un’aurora luminosa! Un disturbo ionosferico che durò a lungo, a distanza di migliaia di chilometri!

Carburanti avio con bario e alluminio. Lo conferma Ulrike Lohmann

Ulrike LohmannUlrike Lohmann è una docente di Fisica dell’atmosfera presso l’ETH di Zurigo ed è specializzata in nefologia. Nel 2013 la professoressa Lohman eseguì delle analisi presso l'aeroporto di Zurigo, insieme con l’Ufficio federale dell’aviazione.

Gli esami erano finalizzati a stabilire la composizione chimica dei gas di scarico delle turbine. Fu reperita in primo luogo fuliggine che è essenzialmente carbonio, come nel gas di scarico degli autoveicoli. Non solo, furono rilevati sedici (16) diversi metalli tra cui bario ed alluminio, ma anche ferro, nickel, piombo, rame oltre al calcio.

Le rilevazioni della scienziata elvetica sono una conferma che le analisi di combustibile Jet-A1, commissionate da Tanker enemy ad un importante laboratorio francese, furono falsificate. Abbiamo ora le dichiarazioni di un’esperta, Ulrike Lohmann. Ella dichiara di aver trovato metalli nei gas combusti degli aviogetti, ma anche nel carburante aeronautico.

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