Aprire il cuore significa aprire la porta vibrazionale della libertà (prima parte)

Traduco (sintetizzando) quanto segue dalla newsletter di Icke del 13 maggio 2012. Icke è appena tornato dal Perù, dove ha fatto ritorno dopo la prima volta “fatale” del 1991 quando la sua vita cambiò radicalmente dopo una esperienza insolita, una sorta di “illuminazione”. Il viaggio è partito da Cusco, la capitale del vecchio Impero Inca nel 15° e 16° secolo, per raggiungere la “città perduta” di Machu Picchu, proseguire per Puno e il lago Titicaca, il lago navigabile più alto che esista al mondo (3964 mt ca., sul livello del mare). Cristina Bassi

“Da Puno tornammo poi nella vicina Sillustani dove ebbi l’esperienza che mi cambiò definitivamente la vita nel 1991; l’energia ovunque andassimo li intorno era gradevolissima e potente. Verso la fine del giorno, però, passammo la frontiera con la Bolivia per visitare il sito antico di Tiwanaku (o Tiahuanaco). Qui l'energia non era affatto gradevole e questo divenne il tema del giorno.

Se qualcuno crede che il pensiero umano e le emozioni umane non si imprimano sul campo di energia, dovrebbero attraversare il confine tra il Perù e la Bolivia sulla strada che porta a Tiwanaku. Fu come entrare in un’altra dimensione (l’Inferno).

Il Perù tocca il cuore (vortice del cuore o chakra) mentre il lato boliviano colpisce direttamente nello stomaco: il chakra emozionale. Quasi tutti nel gruppo sentirono questa differenza - ugh! Ci volle un’eternità perché il nostro gruppo multinazionale avesse il permesso di entrare nel Paese solo per alcune ore …

Nebbie di ricaduta e le shiptrails

GeoingegneriaSono definite "scie chimiche" o "chemtrails" quelle attività di aerosol militari, clandestine ed illegali, che più correttamente chiameremmo "geoingegneria clandestina" o "cloud seeding igroscopico" o ancora "operazioni di mantenimento elettroconduttivo".

Queste tecniche di irrorazione sono attive in tutto il mondo da anni ormai, fatta eccezione per le zone poco popolate.

Tra gli obiettivi delle scie chimiche bisogna annoverare i seguenti:

a) il controllo del clima per fini bellici (vedi progetto R.F.M.P.);

b) il dominio delle condizioni atmosferiche per fini geopolitici;

c) il controllo demografico;

d) la disseminazione di metalli tossici nonché patogeni per interessi farmaceutici;

e) la desertificazione forzosa per scopi economici e politici, con coinvolgimento delle più alte istituzioni politiche internazionali e le corporations, legate agli organismi geneticamente modificati (OGM); il controllo mentale delle masse etc.

Cibi ricchi di flavonoidi riducono negli uomini il rischio di sviluppare il morbo di Parkinson

Frutti di boscoGli uomini che mangiano cibi ricchi di flavonoidi, come bacche, tè, mele e vino rosso possono ridurre significativamente il rischio di sviluppare il morbo di Parkinson, secondo una nuova ricerca condotta dalla Harvard University e dalla University of East Anglia (UEA).

Pubblicati sulla rivista Neurology, i risultati si aggiungono al crescente corpo di evidenze surroganti il fatto che il consumo regolare di alcuni flavonoidi può avere un effetto sulla salute umana. Recenti studi hanno dimostrato che questi composti possono offrire protezione contro una vasta gamma di malattie quali cardiopatie, ipertensione, alcuni tipi di cancro e la demenza.

Questo è il primo studio sugli esseri umani a dimostrare che i flavonoidi sono in grado di proteggere i neuroni contro le malattie del cervello come il morbo di Parkinson.

Circa 130.000 uomini e donne hanno partecipato alla ricerca. Più di 800 avevano sviluppato il morbo di Parkinson in 20 anni di follow-up. Dopo un’analisi dettagliata delle loro diete e i dovuti aggiustamenti per età e stile di vita, i partecipanti di sesso maschile che mangiavano il maggior numero di flavonoidi hanno dimostrato di avere il 40 per cento in meno di probabilità di sviluppare la malattia rispetto a coloro che ne mangiavano meno. Nessun collegamento simile è stata trovato per l’assunzione di flavonoidi totali nelle donne.

La ricerca è stata guidata dal dottor Xiang Gao della Harvard School of Public Health in collaborazione con il Profesor Aedin Cassidy del Dipartimento di Nutrizione, Medical School a Norwich UEA.

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