Bruno Chastonay: situazione delicata per le Banche Centrali

Bruno Chastonay: situazione delicata per le Banche CentraliViviamo in queste ultime settimane dei momenti delicati per le Banche Centrali e per alcuni Governi, che sono obbligati a confrontarsi con il famoso detto … “tutti i nodi vengono al pettine”.

Il primo ruolo delle Banche Centrali non è di risolvere i problemi del mondo, ma quello di garantire la stabilità:

- dei prezzi,

- della inflazione e la sana tenuta dei conti e

- delle esposizioni debitorie dei privati e della pubblica amministrazione.

Dalla crisi innescata dai sub-prime statunitensi nel 2008, abbiamo avuto un intervento massiccio di iniezione di liquidità da parte di Governi, Banche Centrali, ed altra numerose iniziative atte a superare la conseguente crisi economica.

Nonostante i massicci livelli di liquidità iniettati sui mercati, si sono registrati dei risultati piuttosto deludenti e, nei casi di segnali positivi, soprattutto fragili.

Tirando le somme, a 10 anni di distanza, si evidenzia un livello dei debiti in continuo aumento, a nuovi record massimi, nonostante il crollo dei tassi, per livelli prossimi allo zero o negativi.

Il recupero delle Economie si mostra sostanzialmente “blando”, considerando i bassi livelli di sviluppo consuntivati, con vantaggi soprattutto a favore delle grandi aziende, multinazionali in primis.

Perché con l'invecchiamento le persone tendono a dormire di meno

Perchè con l'invecchiamento le persone tendono a dormire di menoUna nuova ricerca ha identificato il modo in cui l’età riduce la capacità dell’orologio circadiano di reimpostarsi quando esposto alla luce, con conseguente interruzione del sonno e conseguenti minacce per il benessere.

I ricercatori, guidati da un neurofisiologo dell’Università del Kent,(1) hanno scoperto che l’invecchiamento determina una significativa riduzione della sensibilità alla luce nella parte del cervello che controlla i ritmi circadiani, noto come nucleo soprachiasmatico (SCN).

L’innovazione potrebbe aiutare a indirizzare i trattamenti che mirano a migliorare sia l’orologio circadiano fisiologico e comportamentale ‘re-setting’ nelle persone anziane.(2)

Il Dottor Gurprit Lall,(3) della Medway School of Pharmacy(4) dell’università e gli altri membri del team di ricerca hanno esplorato le alterazioni in uno dei percorsi nella parte del cervello che controlla i ritmi circadiani. Hanno scoperto che un recettore del glutammato (NMDA), utilizzato per trasmettere informazioni leggere, è diventato meno efficace nel reimpostare l’orologio circadiano come parte del processo di invecchiamento.

Questo cambiamento strutturale nel recettore del glutammato era responsabile del declino della risposta alla luce osservata. Una subunità del recettore NMDA ha mostrato una marcata diminuzione della presenza tra i più anziani, indicando un cambiamento associato all’età nella configurazione strutturale.

Le parole e i pensieri influenzano il DNA

DNA cervelloLe chiacchiere ci fanno perdere molta energia, soprattutto se si tratta di chiacchiere accompagnate dalle emozioni.

Quando nella tua vita sta succedendo qualcosa, prova una pratica: non dirlo a nessuno, anche se dovessi sentire un forte prurito per la voglia di raccontarlo. Quando succede qualcosa, conservalo in te, allora conserverai la tua forza e il potenziale di ciò che accade.

Anche quando qualcuno cerca di coinvolgerti nei suoi racconti: conserva la calma e controlla le emozioni, non permettere agli altri di controllarti attraverso le emozioni. Questo tuo atteggiamento sarà notato; avrai un aureola della forza e dell’enigma.

Ma in realtà, hai soltanto conservato te stesso. Le parole e i pensieri influenzano la nostra vita; il DNA li percepisce come se fosse il discorso umano. Anche ciò che leggiamo influenza il DNA: le sue molecole ricevono l’informazione acustica e luminosa.

La lettura che facciamo in silenzio, lascia una traccia nei nuclei delle cellule, seguendo i canali elettromagnetici: un testo risana il nostro apparato ereditario, l’altro testo lo traumatizza. Le parole della preghiera risvegliano le risorse dell’apparato genetico: mentre una maledizione distrugge i programmi di carattere ondulatorio e disturba il normale sviluppo dell’organismo.

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