I nostri desideri costruiscono i nostri pensieri

DesiderioPrendiamo continuamente decisioni che hanno a che vedere con il nostro lavoro, le nostre relazioni. Tuttavia, credete che siano tutte razionali e logiche? A volte non siamo consapevoli del fatto che il nostro pensiero è “desiderativo”, ovvero influenzato enormemente dai nostri desideri.

Quando desideriamo un oggetto o che si verifichi una certa situazione – ad esempio, raggiungere una determinata meta o poter avere quella casa che abbiamo visto e che non possiamo toglierci dalla mente – inviamo dei segnali al nostro cervello, indicando allo stesso che ci manca qualcosa. Tutte le decisioni che prendiamo a partire da quel momento saranno influenzate da tale desiderio.

Cosa succede allora con la realtà? Si trasforma in ciò che vogliamo e ci fa vedere tutto “a modo nostro”. Non è difficile pensare alla quantità di problemi che questo può provocarci, che si tratti di rapporti affettivi o di lavoro. Ma, la realtà è quella che è, e non cambierà solo perché noi vogliamo vederla con altri occhi.

Il pensiero diventa schiavo del desiderio

Quando desideriamo un oggetto o che si verifichi una certa situazione – ad esempio, raggiungere una determinata meta o poter avere quella casa che abbiamo visto e che non possiamo toglierci dalla mente – inviamo dei segnali al nostro cervello, indicando allo stesso che ci manca qualcosa.

Un leucemico acuto su due con Dna 'alieno'

DNA alienoStudio Niguarda-Statale Milano svela sequenza misteriosa e apre a nuove prospettive di cura

C'è del Dna 'alieno' nelle cellule cancerose di oltre la metà dei malati di leucemia mieloide acuta, una famiglia di tumori del sangue che solo in Italia fa registrare ogni anno 2 mila nuovi casi.

La scoperta, di quelle probabilmente destinate a cambiare la storia della medicina oncoematologica, è tutta italiana - milanese - e appare oggi su 'Scientific Reports', rivista del gruppo Nature.

Uno studio che ha portato a conclusioni inedite e inaspettate. “Scioccanti” a detta degli stessi autori che nelle cellule neoplastiche del 56% dei pazienti analizzati, 125 adulti in trattamento all'ospedale Niguarda di Milano, si sono trovati davanti a un sorprendente intruso: “Una sequenza nucleotidica che non ha corrispondenza in nessuna delle sequenze umane finora conosciute", spiega all'AdnKronos Salute Roberto Cairoli, direttore dell'Ematologia dell'Asst meneghina, coordinatore del lavoro insieme ad Alessandro Beghini del Dipartimento di scienze della salute dell'università Statale del capoluogo lombardo.

Paolo Barnard: centinaia di milioni di rifugiati climatici

Migranti climatici«Se pensate che i migranti di oggi siano un problema, non avete ancora visto nulla. E questo lo dico con un rispetto angosciante per le stragi nel Mediterraneo», afferma Paolo Barnard.

«Vi sembrano troppi 1 milione di arrivi via mare in Europa nel 2015? Ce ne sono 300 milioni in India che prima o poi partiranno. Dieci milioni in Bangladesh, come minimo. E in Africa del nord e Sahel le stime sono talmente alte che gli esperti non sanno quantificarle oggi».

E cosa spingerà questo tsunami di migranti inimmaginabile verso di noi? La guerra?

«No, è la causa secondaria», come la povertà?

Il vero motivo – che porta con sé guerra e fame – è un altro: il cambiamento climatico. «È provato oltre ogni dubbio», scrive Barnard sul suo blog. «Basta sfogliare le relazioni presentate all’Accordo di Parigi sul Clima nel dicembre 2015, e i dati sono tutti lì. E sono orrore liquido».

Perfino in Siria, il “climate change” viene prima – molto prima – del conflitto, come causa di esodo. È «il vero inizio della crisi demografica» in quel martoriato paese. Crisi climatica, innanzitutto, «che poi ha alzato le tensioni per sfociare in guerra».

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