Stabilita la datazione del lago più antico d’Europa

Clicca per ingrandireLo studio, pubblicato sulla rivista Eos, è stata realizzato da un team internazionale con l’importante contributo dei ricercatori dell’Università di Pisa

È più giovane di quanto si credesse, sebbene la sua età, oltre un milione di anni, sia comunque ragguardevole. Si tratta del lago di Ohrid (Ocrida), il lago più antico d’Europa, che si trova a metà fra l’Albania e la Macedonia.

L’esatta datazione è stata calcolata da un team internazionale di cui fa parte un gruppo di studiosi italiani guidato da Giovanni Zanchetta, ricercatore del dipartimento di Scienze della Terra dell’Università di Pisa, e composto da esperti degli Istituti CNR-IGAG (Geologia Ambientale e Geoingegneria) di Roma e CNR-IGG (Geoscienze e Georisorse) di Pisa, dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) di Pisa e di Roma e delle Università di Bari e La Sapienza di Roma.

La ricerca è partita nel 2013 con una campagna di carotaggio profonda in cinque siti del lago. I primi risultati emersi dall’analisi dei sedimenti estratti (in totale oltre 2 km di “carote” ora conservate all’Università di Colonia in Germania) sono stati resi noti nel 2014 in articolo sulla rivista internazionale Eos.

“Il nostro obiettivo – ha spiegato Giovanni Zanchetta – era di raggiungere, attraverso dei carotaggi profondi, la base dei sedimenti lacustri e di ricostruire la storia climatica e biologica del luogo. La ricchissima messe di dati emersa ci ha permesso, per la prima volta, di indicare l’età orientativa del lago, oltre un milione di anni, e di avanzare alcune ipotesi preliminari sulla formazione delle faune endemiche del bacino”.

Le proprietà delle castagne

CastagneE’ arrivato l’autunno, le temperature iniziano diventare frizzanti e con l’autunno il frutto più atteso: le castagne, il frutto più dolce di questa stagione!

Le castagne sono uno dei pochi frutti ancora spontanei al giorno d’oggi, legata alla stagionalità dei nostri boschi e dovremmo per questo motivo approfittarne.

La tradizione popolare e il consumo di castagne

In passato le castagne, sono sempre state considerate preziosissime, tanto da essere un cibo che avrebbe sfamato i più per buona parte della stagione.

Oggi ovviamente abbiamo di tutto nella dispensa.. ma dovremmo mantenere questa tradizione e sfruttare il momento della raccolta: è un appuntamento vivace, divertente, con un pizzico quasi magico e molto popolare, un gesto semplice che racchiude tutta la ricchezza di una tradizione tramandata.

La castagne, a guardarci bene, dovrebbe essere considerata appartenente alla categoria dei farinacei, in quanto sostitutiva di una portata principale, di pasta e pane, è un errore mangiare castagne a fine pasto o a merenda, è decisamente calorica e rischierebbe di fermentare troppo a stomaco pieno insieme al resto del mangiato.

È ideale invece come piatto unico o nelle minestre di verdure o abbinata come contorno leggero ad un secondo piatto.

Universo: rilevata una nuova sorgente di raggi gamma

V407 CygniLa ricerca, a cui ha collaborato anche l’Università di Pisa, è stata pubblicata sull’ultimo numero di agosto della rivista Science

Un team internazionale di scienziati ha scoperto una nuova sorgente di raggi gamma nell’Universo. I raggi gamma sono una radiazione fortemente energetica emessa durante alcuni dei fenomeni cosmici più violenti che si conoscano, ma l’osservazione di quattro novae, cioè brevi eruzioni stellari, compiute dal 2010 al 2013 con telescopio spaziale per raggi gamma Fermi della NASA-ESA ha inaspettatamente rivelato che anche questi eventi possono produrre raggi gamma. La scoperta, a cui ha collaborato anche Steven Shore, professore di astrofisica dell'Università di Pisa, è stata pubblicata sull’ultimo numero di agosto della rivista Science.

“Prima delle osservazioni con il telescopio spaziale Fermi – ha spiegato Steven Shore - nessuno sospettava che queste esplosioni, per altro abbastanza comuni nell’Universo, fossero in grado di produrre raggi gamma di solito associati a ben più potenti esplosioni cosmiche”.

Il primo rilevamento, denominato V407 Cygni, del telescopio spaziale Fermi è avvenuto nel marzo 2010. L'esplosione proveniva da un raro tipo di sistema stellare in cui una “nana bianca”, cioè è una stella di piccole dimensioni, con una bassissima luminosità, interagiva con una “gigante rossa”, ovvero una stella grande e fredda. Nel 2012 e nel 2013, il telescopio spaziale ha rilevato altre tre novae classiche, che si verificano in situazioni più comuni in cui una nana bianca interagisce con una stella simile al Sole.

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