La rassicurante stella di David

Stella di DavidNon vi sembrerà vero ma ora quando leggerete l’articolo lo immaginerete, perché la stella di David racchiude un segreto sull’applicazione dei numeri primi, perché seguendo un ordine che ora vi svelo, cioè inserendo numeri crescenti secondo me in senso orario, (ma vorrei il contrario), ebbene applicandoli ai vertici.

per esempio da quello superiore e compiendo un ciclo che per il momento è orario, ci accorgiamo che questa sequenza porta a notare che nel primo vertice e nel quinto, si ripetono i primi: la figura lo dimostra.

A presto vostro Francesco con altri articoli che in pratica riassumono il tutto.

Ridurre l’insufficienza cardiaca mangiando uva

UvaLe sostanze antiossidanti contenute nell’uva sono in grado di ridurre l’insufficienza cardiaca correlata all’ipertensione, o pressione alta, grazie all’aumento dell’attività di alcuni geni responsabili della difesa del tessuto cardiaco

Il segreto per agire in modo efficace e naturale contro l’insufficienza cardiaca, associata alla pressione arteriosa alta, pare sia racchiuso in un acino d’uva.

L’ipertensione e le sue implicazioni si ritiene interessino circa 1 miliardo di persone al mondo.

Questa patologia, come risaputo, è tra l’altro l’anticamera di ictus, infarto e altri problemi cardiaci. Quello che tuttavia forse non tutti sanno è che l’ipertensione è anche responsabile dell’insufficienza cardiaca cronica: una condizione che mette a serio rischio la vita di chi ne è affetto.

L’insufficienza cardiaca è caratterizzata da un ispessimento e irrigidimento (o fibrosi) del cuore. La conseguenza è che il muscolo cardiaco non è più in grado di riempirsi e pompare sangue in modo efficace: ecco perché si chiama “insufficienza”.

Ora, i ricercatori dell’Università del Michigan Health System hanno dimostrato con uno studio sovvenzionato dal National Institutes of Health (NIH), che l’uva è una naturale fonte di antiossidanti – come i polifenoli – che sono i responsabili dei benefici apportati al cuore e al sistema cardiaco. Queste sostanze, secondo lo studio, influenzano l’attività di geni e i percorsi metabolici che migliorano i livelli di glutatione (o GSH), il più abbondante tripeptide o antiossidante cellulare presente nel cuore.

Longevi grazie alla dieta mediterranea

VerdureLa dieta mediterranea accende l'interruttore della lunga vita. Uno studio condotto su oltre 200 anziani rivela che è in grado di attivare un enzima che mantiene le cellule giovani più a lungo.

Lo studio, pubblicato sulla rivista PLOS One, è stato condotto da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Medicina Interna e Geriatria della Seconda Università di Napoli guidati da Giuseppe Paolisso, presidente della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria.

I medici hanno coinvolto 217 anziani, analizzati i telomeri, la parte terminale dei cromosomi che sono una sorta di “orologio” cellulare.

A ogni divisione della cellula si accorciano fino ad arrivare a una soglia critica, oltre la quale non possono più diminuire; è a questo punto che parte il processo di invecchiamento cellulare.

I risultati hanno mostrano chiaramente che una dieta equilibrata influenza l'attività della telomerasi, l'enzima che permette di ''costruire'' i telomeri impedendone l'accorciamento.

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