Inquinamento

Le scie chimiche all'interno dell’aeroplano

Interno di un aereo civileSembra che ci sia una nuova bomba ad orologeria che si appresta ad esplodere nella già malandata industria dell’aviazione civile: si chiama “Sindrome aerotossica”.

Questa sindrome sarebbe il risultato della sistematica inalazione dell’aria che circola all’interno dei moderni aerei passeggeri. Ne soffrono infatti soprattutto piloti e assistenti di volo, che passano buona parte della loro vita all’interno di una cabina pressurizzata.

L’aria che si respira a bordo non può venire presa direttamente dall’esterno, poiché sarebbe troppo fredda, ed ha inoltre una pressione troppo bassa. È molto più comodo prendere quella che circola nelle turbine dei motori, che è già stata surriscaldata e portata ad alta pressione. In questo modo, basta convogliarla all’interno della cabina, e si risolvono sia il problema della temperatura che quello della pressione ambientale. (Normalmente l’aria delle turbine viene miscelata al 50% con quella già presente all’interno della cabina, che viene riciclata. Ma alla fine di ogni viaggio tutta l’aria che sarà stata respirata all’interno della cabina sarà stata comunque prelevata dalle turbine dei motori).

Naturalmente, l’aria da respirare viene presa dai compressori prima di venir mescolata al combustibile da bruciare (il termine tecnico è “bleed air”, cioè “aria che sgocciola”). Si tratta quindi, teoricamente, di aria perfettamente pulita, sottoposta ad alta pressione. Ma i compressori, per poter funzionare, devono essere lubrificati, …

Dopo 26 anni Chernobyl rimane sempre un potenziale pericolo

ChernobylL'incidente alla centrale di Chernobyl è stato il più grave incidente mai verificatosi in una centrale nucleare. È uno dei due incidenti classificati come catastrofici con il livello 7 e massimo della scala INES dell'IAEA, insieme all'incidente avvenuto nella centrale di Fukushima Dai-ichi nel marzo 2011.

Oggi, a 26 anni da quel giorno, secondo i dati ufficiali, ci sono aree estremamente contaminate sia in Bielorussia sia in Ucraina ma ci sono aree contaminate anche in Europa perché il suolo si è contaminato in corrispondenza del passaggio della nube quando pioveva. Ma anche dopo l'incidente fino ad oggi si sono riscontrate nubi tossiche per via dell'infiltrazione dell'acqua piovana nella sala reattore, a contatto con esso, alla temperatura di 1000 gradi l'acqua stessa evapora per tornare in ciclo nel globo attraverso le correnti d'aria.

Abbiamo una mappa europea di contaminazione del cesio 137 nella quale vediamo che ci sono zone dell'Austria molto contaminate, l'Italia è stata parzialmente protetta dalle Alpi, abbiamo ancora delle zone alpine che hanno una certa contaminazione, il cesio 137 si riduce a un millesimo di quello che era all'inizio dopo 3 secoli quindi la contaminazione del nucleare sia a Chernobyl sia a Fukushima è di lungo periodo.

Questa mappa, databile a qualche mese dall'incidente, risulta ancora utilizzabile, poiché solo nelle zone definite in rosa si ha una diminuzione di cesio 137 ed altre sostanze altamente nocive.

Gaia, il pianeta massacrato

Clicca per ingrandireQueste ultime settimane del 2012 si sono rivelate memorabili ed epiche per via dell'incremento parossistico delle operazioni di aerosol clandestine alias scie chimiche.

Se è vero, infatti, che siamo usciti indenni da quella che molti paventavano come “fine del mondo”, prevista da alcuni sciocchi interpreti del calendario Maya, qualcuno ci ha voluto, invece, riportare con i piedi sulla terra.

Gli avvelenatori ci hanno ricordato che il nostro futuro per il 2013 non ci prospetta l'ascensione o il salto dimensionale, semmai tonnellate di nanoparticolato che rischiano di portarci più prosaicamente al cimitero.

È per questo motivo che noi di Tanker enemy, con la splendida collaborazione dei nostri lettori e degli iscritti al Comitato, dimostreremo (leggi qui l'articolo) la presenza di nanoparticolato in bassa atmosfera che è direttamente correlabile alla combustione ad elevate temperature di carburante aeronautico derivante dal sorvolo di aerei impegnati nell'attuale guerra climatica.

Intanto il già tristemente noto Beppe Caridi, ancora non consapevole del fatto che non è più tempo per prendere per i fondelli le persone, descrive il risultato delle irrorazioni clandestine di questi giorni come “bellissime nubi iridescenti madreperlacee” (sic), mentre giustifica le nebbie mortali di ricaduta come la conseguenza di una fantomatica inversione termica.

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