Ilaria Bifarini: i miliardi di dollari di aiuti all’Africa? Che fine hanno fatto?

Ilaria Bifarini, migranti africaniIngenti prestiti da parte delle organizzazioni finanziarie internazionali, consistenti sgravi del debito statale, fondi raccolti da iniziative private, che hanno mobilitato tutti, dai singoli cittadini occidentali attraverso forme organizzate di beneficenza alle star dello spettacolo, che si sono spese per i diritti dei più deboli attraverso concerti ed esibizioni. Fiumi di miliardi di dollari che non sembrano aver intaccato per nulla il problema del sottosviluppo e della povertà endemica del Terzo Mondo. Anzi.

È stato riscontrato che, dalla metà degli anni Novanta, circa 60 paesi in via di sviluppo siano diventati più poveri in termini di reddito pro-capite rispetto a 15 anni prima. Entro il 2030 i due terzi dei poveri di tutto il mondo proveranno dall’Africa. L’Africa dunque è sempre più povera, ma di una povertà nuova rispetto a quella del passato coloniale.

Il continente africano annovera infatti i paesi con i più alti livelli di disuguaglianza al mondo, in cui il divario tra una ristretta élite dedita al lusso e il resto della popolazione che vive in uno stato di miseria è abissale.

Dunque, cosa non ha funzionato?

Dove sono finiti i fiumi di miliardi di dollari?

La risposta in realtà è alquanto intuitiva: hanno seguito la stessa corrente che trascina la ricchezza collettiva su scala mondiale. Sono finiti in conti offshore, hanno arricchito a dismisura élite locali consenzienti e complici dei grandi speculatori internazionali e soprattutto hanno arricchito loro, i Signori del debito.

Bruno Chastonay: verbalità e modalità di comunicazione

commento economico di Bruno Chastonay del 25.07.2018Regole scritte, e non, studiate nelle scuole di diplomazia di tutto il mondo, con la lingua francese quella ufficiale mondiale. Questo era il “mondo” della DIPLOMAZIA, con addetti, consoli, ambasciatori, ministri.

Nel mondo del LAVORO negli anni sono nati nuovi concetti di collaborazione, nuovi stili manageriali e gerarchici. Gruppi di lavoro, riunioni a raffica, aggiornamenti continui, seminari, fine settimana o settimana intera ad instaurare la reciproca conoscenza e fiducia, uffici senza pareti o porte per facilitare e stimolare la comunicazione. Mense, locali pausa, musica di sottofondo, ambiente e luci studiate, psicologi, coach. Le segretarie sono diventate assistenti, non più per i singoli, ma per gruppi di lavoro, ora assistenti.

Ora, con l’avvento dei nuovi mezzi di comunicazione, mediatici, abbiamo una rivoluzione nel modo e sistema di relazionarsi, sia nella vita pubblica, che in quella privata. Sono cambiate anche le modalità di comunicazione, le parole usate, e il modo di esprimerle. I dipendenti e manager sono, e devono, essere sempre collegati con la mail aziendale, essere disponibili e rintracciabili, anche nelle festività.

Gli acquisti vengono effettuati sempre meno nei negozi, e sempre più on-line, lasciandoli come vetrina, approccio iniziale. I COSTI colpiscono i negozi, da affitto, personale, sicurezza, mentre i numeri di fatturato giocano a favore dell’acquisto sui siti virtuali, di internet, grazie anche al migliore sistema di pagamento/incasso. E i centri commerciali, centri cittadini, si svuotano, con effetti collaterali visibili anche per i ristoratori, bar e ristoranti.

Due macachi clonati nel nuovo centro per la clonazione dei primati di Shanghai

I macachi clonati Zhong Zhong e Hua HuaLa Cina ha creato a Shanghai un centro di ricerca sulla scienza del cervello che si concentra sullo studio della clonazione delle scimmie per promuovere l'industrializzazione di tale tecnologia.

Secondo i media il nuovo sito scientifico, progettato e sviluppato congiuntamente dall'Istituto di neuroscienze CAS(1) della Chinese Academy of Sciences(2) e dal governo locale, si occuperà della ricerca di modelli di malattie non umane, tecnologie di intelligenza neurologica e sviluppo della medicina. Il dottor Poo Mu-ming, direttore dell'istituto di neuroscienza CAS che ha collaborato al lavoro, ha affermato che la nuova struttura ha anche lo scopo di promuovere la ricerca e lo sviluppo di malattie cerebrali basate sulle tecnologie utilizzate nella clonazione delle scimmie.

La ricerca sulla clonazione delle scimmie aiuterà a diagnosticare e curare le malattie del cervello, come i tumori cerebrali. Potrebbe anche aiutare a sviluppare nuovi farmaci con la collaborazione di aziende mediche internazionali, ha affermato Poo. Il dottor Boqin Qiangn,(3) studioso dell'Accademia cinese delle scienze mediche, ha detto che l'istituzione del parco aiuterà i ricercatori a sfruttare meglio i vantaggi regionali per sostenere la ricerca nelle scienze del cervello.

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