Economia

La Gran Bretagna aderisce all'Aiib. Stati Uniti sempre più isolati

Il Giappone aderisce all'AiibUK diventati membri fondatori dell'Asian Infrastructure Investment Bank, la super banca per lo sviluppo di Pechino.

È la fine dell'egemonia economica americana?

Gli Stati Uniti sono sempre più isolati nella battaglia contro l’Asian Infrastructure Investment Bank (Aiib), la super banca per lo sviluppo guidata dalla Cina e fondata lo scorso 24 ottobre.

Solo una settimana fa sembrava che Washington fosse riuscita (almeno temporaneamente) a convincere i più stretti alleati a non entrare nell’istituto sinocentrico che di fatto mina l'egemonia mondiale statunitense espressa nelle organizzazioni internazionali come la Banca Mondiale e il Fondo Monetario Internazionale. Di fatto la Aiib è il primo tentativo serio di sfida cinese agli Stati Uniti in quanto potenza asiatica.

Le cose sono andate diversamente. Negli ultimi giorni, sono state numerose le adesioni tra gli alleati storici europei e occidentali, tra cui il Regno Unito, entrato come membro fondatore. Londra ha definito il nuovo istituto una “opportunità senza eguali”.

Il commercio globale e le deforestazioni

Foreste BorneoUn team di scienziati dell’università di Linköping (Svezia) e Vienna (Austria), guidato da Martin Persson, ha studiato il rapporto tra il commercio internazionale di prodotti agricoli e la selvicolturali e la deforestazione in sette nazioni: Argentina, Bolivia, Brasile, Paraguay, Indonesia, Malesia e Papua Nuova Guinea.

“Mentre un tempo era prevalentemente causata da piccoli contadini che producevano per i mercati locali, oggi una quota crescente della deforestazione è causata dalla produzione su larga scala, finalizzata al mercato internazionale. Oltre un terzo della deforestazione globale può essere legato alla crescente produzione di carni, soia, olio di palma e prodotti in legno”, sostiene Martin Persson.

“Se si esclude la produzione di carne bovina brasiliana, che è destinata prevalentemente al mercato mercato nazionale, più della metà della deforestazione nei paesi analizzati è trainata dalla domanda internazionale”.

team di ricerca ha inoltre analizzato l'entità delle emissioni di anidride carbonica associate a questi flussi commerciali. In totale 1,7 miliardi di tonnellate di emissioni di anidride carbonica può essere legato alla produzione delle merci studiate, di cui un terzo legato alle esportazioni di materie prime.

I principali beneficiari di queste emissioni di carbonio incarnati sono la Cina e l'Unione Europea.

Il governo italiano elargisce al Vaticano 6 mld di euro

Papa FrancescoAi cittadini viene chiesto, sempre più spesso, di fare sacrifici per far quadrare il bilancio dello Stato. Eppure, nonostante la crisi delle finanze pubbliche, il Governo continua a regalare 6 miliardi l’anno al Vaticano, tra fondi pubblici ed esenzioni.

Ecco tutti i privilegi riservati alla Chiesa Cattolica e denunciati dalla Uaar sul sito icostidellachiesa.it.

L’Uaar parte dall’assunto che le religioni (tutte) dovrebbero essere sostenute da chi le professa. Ciò non accade, quantomeno in Italia, grazie a un numero considerevole di leggi e normative emanate in favore delle comunità di fede. Nessuno è al corrente dell’entità dei fondi pubblici e delle esenzioni di cui, annualmente, beneficia la religione che ne gode incomparabilmente più delle altre, la Chiesa cattolica nelle sue articolazioni (Santa Sede, Cei, ordini e movimenti religiosi, associazionismo, eccetera).

Non la rendono nota né la Conferenza Episcopale Italiana, né lo Stato. È per questo motivo che l’Uaar ha deciso di dar vita alla piattaforma I costi della Chiesa: l’obiettivo è di presentare una stima di massima che sia la più attendibile e accurata possibile, citando estesamente le fonti e utilizzando metodologie trasparenti. Il compito non è per nulla facile, perché la cifra reale e precisa è quasi sicuramente ignota sia allo Stato, sia alla Chiesa. Occorrerebbe infatti esaminare, delibera per delibera, capitolo di spesa per capitolo di spesa, il bilancio dello Stato e quelli di tutte le Regioni, le Province, i Comuni, gli enti pubblici, le società a partecipazione pubblica.

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