Economia

In Canton Ticino si parla di patriottismo degli acquisti. Si ma non è proprio come dovrebbe essere

Sergio SavoiaIl presidente della società commercianti luganesi dice di non capire perché i ticinesi facciano la spesa in Italia. Non costerebbe meno, secondo lui. L'affermazione viene da una parte interessata per cui va presa con le pinze. Ma non è questo il punto.

Poretti dice di apprezzare l'iniziativa di liberatv.ch che chiede di fare la spesa in Ticino. Sono d'accordo. Io faccio la spesa qui, credo nel km zero e nell'economia locale, pilastri fondamentali delle politiche verdi.

Devo però fare un'osservazione: lo so sono un rompiballe. Prendiamo la mia città: Bellinzona. E prendiamo un ambito preciso, quello dei negozi di ottici.

Praticamente tutti fanno ricorso pesantissimo ai frontalieri (se è così a Belli, figuriamoci a Mendrisio, Chiasso, Lugano o Locarno). Alcuni, come Belotti, sono delle vere e proprie catene di costosissime boutique con negozi di lusso nei centri storici, per i quali verosimilmente pagano affitti salatissimi.

I soldi quindi li hanno (visto anche i prezzi oltraggiosi che praticano). Ma preferiscono assumere frontalieri.

Dunque: noi consumatori dobbiamo fare la spesa in Ticino. Molti negozianti, che pure si lamentano del turismo degli acquisti, sono prontissimi a fare il turismo delle assunzioni.

Nigel Farage: il fallimento assoluto dell'Eurozona

Nigel Farage“Anni fa la signora Thatcher ha capito che cosa si nascondesse dietro il progetto europeo.

Ha capito che l'intento era quello di togliere la democrazia agli Stati nazionali per mettere quel potere in mano a persone che non possono essere chiamate a rispondere di ciò che fanno.

Sapendo, come lei sapeva, che l'Euro non avrebbe funzionato. Ha capito che questo era un progetto molto pericoloso.

Noi nel Regno Unito la pensiamo allo stesso modo.

Io ho cercato, nel corso degli anni, di anticipare in questo Parlamento quali sarebbero state le varie mosse man mano che il disastro dell'Euro prendeva forma.

Ma nemmeno io, nel più pessimistico dei miei discorsi, avrei mai immaginato signor Rehn, che lei e gli altri della troika sareste scesi al livello di comuni criminali rubando soldi dai conti correnti della gente pur di tenere in piedi questo totale fallimento che è l'Euro.

Avete persino provato a prendere i soldi dei piccoli investitori.

In diretta violazione della promessa che avevate fatto nel 2008.

Adesso il precedente è stato stabilito.

I globalizzatori vogliono eliminare il contante

EuroC’è qualcosa nell’aria che mi inquieta, nel senso che fa nascere in me il sospetto che stia per avverarsi qualcosa di eclatante, di assolutamente inaspettato. Sono troppi gli indizi che, letti con attenzione e con mente aperta, mi portano alla conclusione che ci sia un’attività sotterranea volta a sostenere un progetto di cui ancora mi sfuggono i particolari.

Mi riferisco alla moltitudine di piccoli atti posti in essere allo scopo di impedire a chiunque sia di detenere liquidità, sia di poter nascondere tale liquidità. Dalla tracciabilità del denaro, all’abolizione assoluta del segreto bancario, dallo smantellamento dei paradisi fiscali, all’obbligo di tutte le banche mondiali di rendere trasparenti i propri archivi.

Mi pare che si stia facendo di tutto, attraverso una serie di piccoli passi di cui i popoli non percepiscono la gravità, per raggiungere due obiettivi concreti: conoscere la disponibilità finanziaria di chiunque e fare in modo che tale disponibilità non possa uscire dal sistema bancario.

Io non credo che i motivi con i quali vengono giustificati questi provvedimenti abbiano davvero a che fare con la lotta all’evasione fiscale o alla criminalità. Si tratta, a mio parere, di pretesti volti a truffare una popolazione composta prevalentemente da rincoglioniti.

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