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Additivi alimentari: gli antiagglomeranti sono tossici

Additivi alimentariGli antiagglomeranti sono additivi alimentari pericolosi.

Essi impediscono la formazione di grumi nei cibi in quanto riducono la tendenza delle particelle degli alimenti di aderire tra loro. Alcuni scienziati hanno scoperto, però, che l’aggiunta di questi additivi alla vitamina C in polvere, aumenta la velocità con cui questa vitamina si degrada.

Nella loro ricerca, diversi antiagglomeranti sono stati miscelati con la polvere di ascorbato di sodio, una forma popolare di vitamina C.

Al termine dello studio, hanno visto che gli antiagglomeranti, che hanno lo scopo di evitare che la vitamina C si degradi, in realtà aumentavano la velocità di rottura di questa vitamina.

Questi additivi sono sostanze chimiche di piccole dimensioni che assorbono l’umidità ed evitano che i composti si uniscano.

Questi agenti sono spesso aggiunti al sale da tavola e ad altri comuni prodotti alimentari in polvere. Gli antiagglomeranti sono spesso composti di fosfato, carbonato, silicato o di ossido. Molti di questi composti contengono alluminio. Quest’ultimo è ben noto per la sua tossicità in quanto, se assimilato in grosse quantità, può causare danni ai reni, ai muscoli, all’apparato digerente ed alle ossa.

La medicina cinese può aiutare la memoria

Vuoti di memoriaQuando le dimenticanze si susseguono, milza e reni possono avere un ruolo chiave. Ecco cosa fare

Non ricordi i numeri di telefono, dimentichi le chiavi di casa? Insomma, negli ultimi tempi la memoria perde “piccoli colpi. Ma a te, che sei sempre stata superefficiente, anche queste minime distrazioni mettono ansia.

Da che cosa possono dipendere? «Prima di pensare a un disturbo neurovegetativo si può indagare il problema con un esperto di medicina cinese», suggerisce Claudio Corbellini, neurologo e medico agopuntore a Milano e Pavia.

Il ruolo della milza

«Spesso queste dimenticanze sono il risultato di uno squilibrio energetico della milza», spiega l’esperto. «Quest’organo si “scarica” quando si rimugina troppo sugli stessi problemi e ci si preoccupa per mille cose. È come se lo stress mentale consumasse la capacità di pensare provocando, di conseguenza, vuoti di memoria e deficit di concentrazione ».

I vestiti nuovi vanno assolutamente lavati

I vestiti nuovi vanno assolutamente lavatiAlzi la mano chi si è reso colpevole di portare a casa una nuova camicia o un paio di pantaloni dal negozio e li indossa, senza lavarli. E’ molto comune, forse anche tipico, come molti tessuti sembrano incontaminati quando sono freschi dal negozio.

Purtroppo i test condotti da Philip Tierno, Ph.D. direttore di Microbiologia e Immunologia presso la New York University, ha scoperto alcuni composti inquietanti sui capi di abbigliamento.

E questo è solo uno dei motivi per prendere in considerazione il lavaggio prima di indossarli. Molti articoli di abbigliamento sono anche contaminati da sostanze chimiche e coloranti che possono portare a irritazione o altri problemi di salute.

Anche insetti (come i pidocchi) potrebbero potenzialmente essere presenti sui vestiti nuovi. Se non sei attualmente uno che lava prima di indossare, cambierai idea entro la fine di questo articolo.

FECI, SECREZIONI RESPIRATORIE, ORGANISMI VAGINALI E ALTRO

Il Dr. Tierno ha testato pantaloni, camicie, biancheria intima, giacche e altri capi d’abbigliamento acquistati presso negozi di catene di abbigliamento sia di fascia bassa che di fascia alta. I test hanno rivelato un certo numero di composti sgradevoli in agguato sui “nuovi” vestiti, tra cui:

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