Degrado sociale

Ora pure in Gran Bretagna si possono eliminare le bambine

Keir StarmerTutti, di solito, inorridiscono per le centinaia di milioni di bambine “mancanti” in Cina e in India, a causa degli aborti sesso-selettivi. Ora la barbara pratica ha luogo nella “civile” Inghilterra, nell’indifferenza dell’autorità giudiziaria

In Gran Bretagna ha suscitato molto scalpore la vicenda che vede coinvolto Keir Starmer, direttore della Procura Generale del paese, il quale ha deciso di non perseguire penalmente due medici, al centro di un’inchiesta del “Daily Telegraph”, accusati di aver procurato aborti solamente perché il feto nascituro era femmina.

Il caso si è sviluppato in seguito ad un reportage investigativo del “Daily Telegraph”, durato diciannove mesi, nel quale è stata fatta luce su una pratica diffusa, all’interno delle strutture ospedaliere pubbliche e private del Regno Unito, nelle quali i medici britannici falsificavano i documenti per far abortire le donne sulla base del sesso del feto.

L’inchiesta, condotta attraverso un reporter in incognito, ha coinvolto nove cliniche facendo emergere come i medici inglesi siano disposti a far abortire una donna “insoddisfatta del sesso del bambino”.

Il procuratore inglese Starmer, di fronte al vespaio di polemiche levatesi a seguito della sua decisione, si è giustificato, limitando il discusso operato dei medici a una semplice cattiva condotta professionale e precisando come le donne al centro dell’inchiesta abbiano addotto più di un elemento a motivo della loro scelta di abortire, cosicché non è stato possibile isolare il fattore “sesso”.

Ecco come funziona la colossale truffa della benzina

Caro benzinaGiustizia nel paese dell’oro nero.

Da più di centocinquant’anni il petrolio è uno dei principali carburanti dell’Industria del capitalismo ma costa caro, l’oro nero, e non solamente all’ecologia.

Costa la vita in Irak, in Libia in, Africa dove controllo delle compagnie petrolifere è garantita dalle bombe, dai massacri e dai colpi di stato. Costa denaro in Francia. Un mercato di più di 50 miliardi di euro sufficiente per uno stipendio e magari due.

Un pieno di 40 litri da 1,60/l costa in questo momento 64 euro. Su questi 64 euro, 1.30€ servono al massimo per pagare l’estrazione. Il trasporto è 60 centesimi.

La raffinazione e la distribuzione rappresentano al massimo il 16 per cento della somma, quindi 10€. Abbiamo quindi 12 euro su 64.

Dove va a finire quindi il denaro?

Il paese produttore ne prende una parte che oscilla in base alle sue capacità di negoziazione e il numero di bombe si sono presi in testa. Non è questo dunque che pesa maggiormente. Il grosso del guadagno va allo Stato francese il quale prendi 38€ cioè il 60 per cento del pieno di benzina. Il prelevamento dello stato ed il costo del petrolio sono rimasti praticamente stabili.

Dall’inizio della nuova ondata sono quindi i mercati che fanno aumentare i prezzi.

Prima regola per le banche: non agire nell'interesse del cliente

BancheIn molti si illudono che quando si recano in banca o si rivolgono a qualche promotore finanziario, questi, agiscano nell'interesse esclusivo dei clienti e rispettino fedelmente il codice deontologico, oltre che gli obblighi morali e di legge.

Nel mondo della finanza e anche nel sistema bancario, certamente, operano moltissime persone con eccellente preparazione, e anche con spiccato senso dell'onesta, sempre disponibili nel consigliare al meglio i propri clienti svolgendo un servizio di consulenza con elevati standard qualitativi.

Ma pur non volendo affatto generalizzare, possiamo affermare che, talvolta, le cose vanno diversamente rispetto a come dovrebbero andare. Ciò per molti motivi che vanno dalla carente preparazione di taluni “professionisti del risparmio", alla latente professionalità degli stessi, all'asimmetria informativa esistente tra il mondo bancario e il risparmiatore, ben lontana dall'essere colmata, nonostante gli sforzi normativi compiuti in questi ultimi anni. Non ultimo il conflitto di interessi in cui più o meno tutti gli operatori di mercato svolgono la propria attività.

Quando andate in banca o vi rivolgete al vostro promotore finanziario per ottenere suggerimenti per l'allocazione dei vostri risparmi o per proteggerli, dovete sapere che questi soggetti, molte volte, possono agire in regime di conflitto di interessi e, nei casi più eclatanti, ai limiti del crimine. Crimine, ovviamente rivolto ai vostri risparmi. Più o meno tutte le azioni commerciali pianificate dalle banche sono per lo più orientate all'ottenimento di risultati a favore della banca e del suo personale, sia in termini strategici che in termini economici. Raramente a favore del cliente.

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