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Il cacao è la nuova droga dei giovani

Il cacao è la nuova droga dei giovaniIl cacao puro sta letteralmente rimpiazzando le droghe pesanti e leggere e l'alcol. Sempre più giovani ne fanno utilizzo sia perché è facile recuperarlo sia perché è legale

Già da qualche tempo, il cacao è l'anima dei festini e delle serate in discoteca dei ragazzini.

Ora, però, la situazione è sfuggita di mano e sta diventando sempre più seria. Il cacao puro, infatti, aumenta i livelli di seratonina e stimola le endorfine creando una sensazione di estasi. Una volta assunto, ci si sente felici e rilassati.

Non è allucinogeno, ma amplifica a dismisura le esperienze.

Il vero problema in tutta questa storia è che il cacao è legale. Questa sostanza, che dalla maggior parte delle persone è conosciuta come cibo, è l'ingrediente preferito di tutti quelli che vogliono ballare per ore senza assumere né alcol né droga illegale. Questa polverina, se consumata pura, fa venire come delle scariche e proprio sotto questo punto di vista assomiglia alla cocaina.

A Londra, per esempio, sono nati diversi eventi dove i partecipanti fanno uso di cacao crudo.

1.500.0000 di italiani sul lastrico e senza posti in hotel

Italiani sul lastricoQuesto articolo è stato postato lo scorso mese di marzo 2106. Tuttavia risulta ancora molto attuale ! «Nel 2014, 1 milione 470 mila famiglie residenti in Italia (il 5,7% del totale) sono stimate attraverso l’indagine in condizione di povertà assoluta, si tratta di 4 milioni e 102 mila individui (il 6,8% dell’intera popolazione)».

Questi gli allarmanti dati presentati dall’Istat in audizione alla Camera davanti alle commissioni Lavoro e Affari sociali per il ddl povertà. Il fenomeno – continua l’Istat – appare più diffuso tra le famiglie residenti nel Mezzogiorno, dove si stimano in condizione di povertà circa 704 mila famiglie (l’8,6% del totale), pari a 1,9 milioni di individui poveri (il 45,5% del totale dei poveri assoluti).

Livelli elevati di povertà assoluta sono stati osservati dall’Istat «anche per le famiglie con cinque o più componenti (16,4%), soprattutto se coppie con tre o più figli (16%), e per le famiglie con membri aggregati (11,5%); l’incidenza sale al 18,6% se in famiglia ci sono almeno tre figli minori e scende nelle famiglie di e con anziani (4% tra le famiglie con almeno due anziani)».

Tra i giovani aumenta il consumo di nuove sostanze stupefacenti

Sostanze stupefacentiLa nuova fotografia degli adolescenti europei, pubblicati i dati dello studio ‘ESPAD’: diminuisce il consumo di alcolici e tabacco, stabili ma a livelli elevati l’assunzione di droghe illecite, le nuove droghe (Nps) sembrano oramai più diffuse di altre come amfetamine, ecstasy, cocaina, Lsd e dipendenze comportamentali

Sollevano forti preoccupazioni la diffusione - tra gli studenti europei di 15-16 anni - delle nuove sostanze psicoattive (Nps) e delle dipendenze comportamentali e il consumo di sostanze illecite che, seppure stabile, mostra percentuali molto elevate a causa degli aumenti registrati tra il 1995 e il 2003. In diminuzione, invece, il consumo di alcol e di tabacco. Questi sono solo alcuni dei risultati pubblicati nell’ultimo rapporto del progetto Espad (European School Survey Project on Alcohol and other Drugs), che ha coinvolto 35 Paesi europei e un totale di 96.043 studenti, che nel 2015 hanno partecipato all’indagine rispondendo nelle proprie classi a un questionario anonimo. La sesta rilevazione di dati Espad, condotta come sempre in Italia dall’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ifc-Cnr), è stata presentata oggi presso l'Agenzia europea per il monitoraggio del fenomeno droga (Emcdda) nel corso di un incontro sui consumi di sostanze psicoattive nella popolazione generale e pubblicata in collaborazione proprio con l’ Emcdda.

“Lo studio si ripete ogni quattro anni ed è ormai in grado di fornire le tendenze nelle ultime due decadi dei comportamenti a rischio degli adolescenti: assunzioni di sostanze tra cui tabacco, alcol, droghe illecite, inalanti, prodotti farmaceutici e nuove droghe, utilizzo problematico di internet, gaming online e gioco d'azzardo”, spiega Sabrina Molinaro, ricercatrice dell’Ifc-Cnr e principal investigator italiano del progetto.

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