Significato del vero amore

L’amore è la virtù che ci rende completamente disponibili, non soltanto verso gli altri, ma anche verso noi stessi.  Amore uguale passione.

Cos’è l’amore vero? L’amore non consiste nello scegliere o preferire una persona piuttosto che un’altra.

È infatti un errore generale chiamare “amore” quel qualcosa che ci spinge ad avvicinarci ad una determinata persona, questo non è amore ma solo un desiderio di pace, sicurezza, armonia. Nel migliore dei casi potrà essere un affetto profondo, ma certamente non sarà amore!

In generale, sono le idee personali, i pregiudizi e i preconcetti, a causare i nostri comportamenti, mentre invece dovrebbe essere sempre l’amore vero, il “motore” che sta alla base di tutto il nostro operato. L’amore vero, quello che proviene dal cuore, possiede quelle qualità, che ci pongono al di là di ogni discriminazione religiosa, politica o razziale; esso ci rende veramente capaci di donare ad ognuno, ciò di cui ha bisogno e di non fare mai preferenze.

Questo è il vero amore! Non basta sentirsi bene con qualcuno per pensare di amarlo: bisogna essere totalmente disponibili per lui, quando ne ha bisogno. L’amore è uno stato di apertura: è un sentimento che si manifesta per tutti in ugual misura, senza alcuna distinzione.

L’uomo è costituito dall’individualità e dalla personalità. L’individualità rappresenta la parte spirituale, mentre la personalità (dal latino persona, ovvero maschera) è la parte transitoria con cui lo spirito si riveste, per poter nascere sul nostro pianeta, ed intraprendere una nuova vita. L’individualità, può essere paragonata al sole (che è stabile al centro del sistema solare e possiede luce propria) mentre la personalità alla luna, (che non ha luce propria e cambia continuamente, passando per fasi differenti).

La luce artificiale influenza gli alberi

La luce artificiale e i cambiamenti climatici influiscono sul riposo vegetativo stagionale degli alberi, ritardando la caduta delle foglie

Uno studio del Cnr-Ibimet ha rilevato che la luce dei lampioni e l’innalzamento delle temperature influiscono sul riposo vegetativo stagionale degli alberi, ritardando la caduta delle foglie.

Il rapporto tra cambiamenti climatici, impatto antropico e alberi è emerso in modo drammatico nelle cronache dei giorni scorsi.

Un aspetto fortunatamente meno cruento ma di notevole interesse scientifico su come i cambiamenti ambientali incidano sul ciclo di vita delle piante è il fenomeno per cui in città è possibile notare la permanenza di foglie verdi negli alberi vicino ai lampioni stradali fino ad inverno inoltrato, studiato sui platani (Platanus x acerifolia) di Firenze dall’Istituto di biometeorologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ibimet) durante gli autunni e inverni dal 2015 al 2018. I risultati sono stati pubblicati su Urban Forestry & Urban Greening.(1)

“Nel 2015 sono stati osservati rami verdi in corrispondenza dei lampioni stradali addirittura fino a febbraio, in concomitanza di un autunno-inverno particolarmente mite. Nei due anni successivi su più di 200 alberi posti lungo tre viali nel centro e nelle periferie della città è stata registrata una percentuale di alberi con foglie verdi maggiore nelle piante vicino ai lampioni fino alla fine di dicembre, in alcuni alberi fino alla fine di gennaio, quando in ambienti meno illuminati i platani erano completamente spogli. In molti casi i lampioni sono inglobati nelle fronde degli alberi”, spiega Luciano Massetti del Cnr-Ibimet.

Questi risultati indicano come il riposo vegetativo degli alberi possa essere influenzato dall’illuminazione artificiale.

Bollettino giugno 2018 deforestazione dell'Amazzonia

Il rapporto del giugno 2018 della SAD attesta come la deforestazione, con il conseguente degrado ambientale, dell'Amazzonia continua senza sosta

Rasi al suolo 1169 chilometri quadrati di alberi nell'Amazzonia

Fonseca, A., Justino, M., Cardoso, D., Ribeiro, J., Solomão, R., Souza Jr., C., & Veríssimo, A. 2018. Bollettino di deforestazione dell'Amazzonia legale (giugno 2018) SAD (p. 1). Belem: Imazon.

Nel giugno 2018, la SAD ha rilevato 1169 chilometri quadrati di deforestazione nell'Amazzonia. In questo bollettino,(1) la frazione di deforestazione tra 1 e 10 ettari era il 4% del totale rilevato (52 chilometri quadrati).

Considerando solo le segnalazioni da 10 ettari, si è registrato un aumento del 108% rispetto a giugno 2017, quando la deforestazione ha totalizzato 537 chilometri quadrati. Nel giugno 2018, la deforestazione è avvenuta in Amazonas (31%), Pará (29%), Rondônia (22%), Mato Grosso (16%), Roraima (1%) e Acre (1%).

Le foreste degradate dell'Amazzonia legale hanno raggiunto i 40 chilometri quadrati nel giugno 2018. Nel giugno 2017, il degrado forestale rilevato è stato di 8 chilometri quadrati. Nel giugno 2018, il degrado è stato rilevato negli stati di Pará (90%) e Mato Grosso (10%).

Pagine