Inquinamento

L'inquinamento luminoso altera la salute e l'ecosistema

Inquinamento luminosoTutti abbiamo visto almeno una volta nella vita una falena attirata dalle luci fuori casa andare a sbattere senza alcun timore contro una lampadina. Questo istinto è lo stesso che le guida a volare in circolo quando sono presenti le luci naturali di stelle e luna e che le fa rimbalzare sulle fonti luminose.

L’inquinamento luminoso è un fenomeno che disturba i flussi migratori, i rituali di accoppiamento, la caccia e molti altri processi essenziali per la vita di piante, insetti e animali. Alcune fra le 450 specie di uccelli presenti nel Nord America utilizzano la luna e le stelle per orientarsi durante le proprie migrazioni notturne. Gli scienziati hanno documentato incidenti nei quali interi stormi di uccelli sono andati a sbattere contro degli edifici illuminati delle città. Ne sono morti decine di migliaia in una singola notte.

Gli effetti negativi dell’inquinamento luminoso vengono subiti da animali migratori volanti, di terra o acquatici. Per esempio, i pattern migratori del salmone sono correlati al sole. Secondo quanto riscontrato in una ricerca citata dall’International Dark-Sky Association, nel momento in cui il salmone viene esposto a luce artificiale, tali pattern divengono irregolari.

Alcuni alberi sono sensibili alla durata del giorno poiché questa determina i loro ritmi stagionali.

Lo smog danneggia il cervello

CervelloAttenzione se si abita vicino a una strada con intenso traffico: uno studio ha rivelato che ci sono più casi di demenza nelle persone che vivono vicino alle strade congestionate, forse a causa del rumore e della contaminazione ambientale.

la ricerca, pubblicata sulla rivista medica britannica The Lancet, ha analizzato per undici anni, tra il 2001 e il 2012, le condizioni di due milioni di persone abitanti nella regione dell'Ontario: sono stati identificati 243.611 casi di demenza con una incidenza maggiore tra coloro che vivevano in strade sempre congestionate.

I risultati dello studio

  • Rispetto a coloro che vivevano a 300 metri da strade trafficate, il rischio di demenza era del 7% superiore tra le persone in un raggio di 50 metri, 4% più alto tra chi risiedeva tra i 50 e i 100 metri e il 2% maggiore tra quelli che abitavano tra 100 e 200 metri.
  • Secondo gli esperti, ci sono circa 50 milioni di persone al mondo che soffrono di questa malattia che diminuisce le funzioni del cervello e le cui cause sono sconosciute.
  • L'ipotesi dello studio, guidato da Hong Chen, un medico della sanità pubblica dell' Ontario, è che le particelle sottili, il rumore, l'ossido di nitrogeno e il consumo dei pneumatici possano influire sullo sviluppo della malattia.

I cuccioli dell’orso polare sono minacciati dall'inquinamento

Orsi polariGli inquinanti minacciano la salute dei cuccioli dell’orso polare. Nell’ecosistema artico il rischio è quasi inesistente per i pesci, relativamente basso per le foche, molto elevato per gli orsi polari e drammatico per i loro cuccioli.

Dato che alcune di queste sostanze inquinanti si accumulano nei grassi e il latte di mamma orsa è particolarmente grasso, il rischio per i cuccioli è di tre ordini di grandezza superiore alla soglia di sicurezza: in altre parole, almeno 1.000 volte di più.

Lo studio Risk of POP mixtures on the Arctic food chain, condotto dai ricercatori del Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Terra (DISAT) e del Dipartimento di Economia, Metodi quantitativi e Strategie di impresa (DEMS), è stato pubblicato sulla rivista scientifica “Environmental Toxicology and Chemistry”, fra le principali a livello mondiale nei campi dell’Eco-tossicologia e della Chimica ambientale (S. Villa, S. Migliorati, G.S. Monti, I. Holoubek, M. Vighi, Risk of POP mixtures on the Arctic food chain; DOI: 10.1002/etc.3671).

Gli inquinanti organici persistenti o POP (in inglese, Persistent Organic Pollutants) sono sostanze chimiche resistenti alla decomposizione in grado di essere trasportate a grandi distanze e di persistere nel tempo anche per decenni.

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