Una riflessione sulla carenza di vitamina D

IntegratoriI venditori di integratori vitaminici amano dire che tutti sono carenti di vitamina D, compreso te.

Forse questo è il motivo dell’incremento esponenziale che ha avuto negli ultimi anni il dosaggio della vitamina D, se negli ultimi due anni avete avuto una prescrizione per gli esami del sangue molto probabilmente il vostro medico vi avrà richiesto anche il dosaggio della vitamina D.

Potrebbe essere facile verificare l’affermazione dei venditori di integratori: basta fare un esame del sangue per vedere se i livelli sono bassi… ma non è così semplice.

La vitamina D può essere assimilata con la dieta, o può essere formata dalla pelle sufficientemente esposta al sole, è fondamentale per la salute delle ossa, dal momento che la vitamina D dice al corpo di assorbire il calcio proveniente dall’alimentazione, e le persone con carenza di vitamina D hanno molte probabilità di sviluppare problemi di salute.
Quindi lo screening per carenza di vitamina D potrebbe suonare come una buona idea.

L’anno scorso una task force del Servizio di Prevenzione degli Stati Uniti ha considerato il problema e ha concluso non c’erano prove sufficienti per dire se il test è utile. Gli scienziati non sono d’accordo su quale livello dovrebbe essere considerato “basso”, e non c’è alcuna prova che l’assunzione di integratori di vitamina vi farà bene.

Il famigerato Trattato Transatlantico

Il Trattato Transatlantico - LibroL’accordo commerciale USA-UE che condizionerà le nostre vite

Un libro di scottante attualità che spiega con chiarezza di linguaggio e di contenuti argomenti spesso ritenuti “troppo complessi” per la gente comune, e ci apre gli occhi sui meccanismi occulti che subiamo a nostro discapito!

Il Trattato transatlantico per il commercio e gli investimenti (Transatlantic Trade and Investment Partnership ossi TTIP), rappresenta un pericolo senza precedenti per tutti i Paesi d’Europa e forse, proprio per questo, le trattative tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti d’America si svolgono all’insaputa della maggioranza dell’opinione pubblica.

L’obiettivo di tale trattato è quello di dare vita a un accordo commerciale intercontinentale tra l’Europa e il Nord America, che abolisca i dazi doganali e uniformi i regolamenti dei due continenti, in modo che non vi sia più alcun ostacolo alla libera circolazione delle merci: creare insomma un grande libero mercato.

Uniformando il nostro regolamento agli standard americani - volutamente meno restrittivi - verrà meno non solo la tutela dell’ambiente, della salute, dei livelli salariali e dei consumatori, ma anche quella delle aziende europee.

La maggior parte dei farmaci in commercio non sono efficaci

Il sistema medico-sanitario dei paesi industrializzati si basa oggi prevalentemente sulla somministrazione di rimedi farmacologici e chimici.

Questa è di fatto l’unica opzione che ci viene suggerita in via ufficiale, sebbene poi ce ne siano molte altre (medicina tradizionale cinese, medicina olistica, medicina informazionale...). Oggi i farmaci stanno diventando la proposta di cura e di rimedio alla nostra salute a qualsiasi livello, fisico come psicologico.

Ma siamo davvero sicuri che le soluzioni chimiche farmacologiche siano sempre la cura più adatta?

Il professor Silvio Garattini, fondatore e direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri (un istituto di ricerca italiano che si occupa proprio di ricerche valutative sui farmaci) in un’intervista con Il Messaggero (2005) dichiarò: «Su 8500 farmaci disponibili sul mercato italiano, solo qualche decina è realmente efficace».

Il professor Garattini è stato intervistato anche da Marco Pizzuti, autore del libro I mercanti della salute, nel quale vengono spiegati nei dettagli più reconditi la storia e il funzionamento del nostro sistema medico-sanitario.

Eccovi un estratto dell’intervista.

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