Progetti

Scienziati italiani, israeliani e tedeschi per il Microchip neurale

Inarrestabile! Il progetto di impiantare un microchip nella nostra testa continua ad appassionare l’élite illuminata e l’impressione che se ne ricava è che costoro abbiano anche una certa fretta.

Non c’è verso: prima o poi troveranno la scusa giusta per impiantarci questo benedetto – o maledetto – chip.

Non è una caso che per giustificare l’impianto del piccolo marchingegno vengano carezzate le corde più sensibili dell’animo umano: una volta è per tenere sotto controllo la salute, un’altra volta è per garantire la sicurezza e l’impegno scolastico degli studenti, un’altra volta ancora per consentirci di comunicare con una sorta di telefono cellulare impiantato nel nostro corpo.

Questa volta tocca di nuovo alla medicina. Come riportano i maggiori siti di informazione italiana (La Stampa, Ansa, Libero, ecc..), un consorzio tra scienziati italiani, israeliani e tedeschi coordinato da Stefano Vassanelli, neurofisiologo al Dipartimento di Scienze biomediche dell’Università di Padova, ha sviluppato un microchip di silicio impiantabile nel cervello e capace di stabilire una comunicazione bi-direzionale e ad alta risoluzione con neuroni cerebrali – alquanto inquietante.

L'Occidente è pronto a ritornare in Libia per saccheggiare di nuovo

LibiaCome facilmente prevedibile viste le premesse, il cosiddetto parlamento di Tobruk ha rigettato l’accordo siglato in Marocco il 17 dicembre, ponendo condizioni irricevibili per la sua approvazione.

In sintesi, dà 10 giorni a Fayez Serraj, il Premier incaricato dalla comunità internazionale, per presentare una nuova lista dei ministri, e rigetta una delle condizioni fondamentali, quella che prevedeva l’azzeramento di tutte le cariche militari, inclusa quella del generale Haftar.

Il voto conferma ciò che era arcinoto: che il sedicente Haftar, già gheddafiano, poi agente della Cia ed ora protetto di Al-Sisi, tiene in pugno quella ridicola assemblea eletta dal 10% scarso di elettori e per giunta largamente incompleta, perché molti suoi membri la disertano in dissidio con gli altri.

Adesso tutto torna in alto mare, mentre il Pentagono ha già dichiarato che la Libia è il nuovo fronte della cosiddetta “guerra al Terrore”, e Francia, Gran Bretagna e anche il Marocco scalpitano per scendere sul campo. In questo quadro scellerato, all’Italia non rimarrà che accodarsi come ha già fatto nel 2011, impantanandosi nell’ennesimo pasticcio sanguinoso e senza uscita.

Il famigerato Trattato Transatlantico

Il Trattato Transatlantico - LibroL’accordo commerciale USA-UE che condizionerà le nostre vite

Un libro di scottante attualità che spiega con chiarezza di linguaggio e di contenuti argomenti spesso ritenuti “troppo complessi” per la gente comune, e ci apre gli occhi sui meccanismi occulti che subiamo a nostro discapito!

Il Trattato transatlantico per il commercio e gli investimenti (Transatlantic Trade and Investment Partnership ossi TTIP), rappresenta un pericolo senza precedenti per tutti i Paesi d’Europa e forse, proprio per questo, le trattative tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti d’America si svolgono all’insaputa della maggioranza dell’opinione pubblica.

L’obiettivo di tale trattato è quello di dare vita a un accordo commerciale intercontinentale tra l’Europa e il Nord America, che abolisca i dazi doganali e uniformi i regolamenti dei due continenti, in modo che non vi sia più alcun ostacolo alla libera circolazione delle merci: creare insomma un grande libero mercato.

Uniformando il nostro regolamento agli standard americani - volutamente meno restrittivi - verrà meno non solo la tutela dell’ambiente, della salute, dei livelli salariali e dei consumatori, ma anche quella delle aziende europee.

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